CIVITANOVA – Un fondo di oltre 1500 libri, in gran parte dedicati a problematiche di sociologia, psicologia, pedagogia, linguistica, con particolare riguardo per l'integrazione sociale dei diversamente abili e delle persone sorde, ma anche riviste scientifiche, tesi di laurea, sezioni di articoli su sordità, handicap e neuroscienze.
E' un patrimonio culturale e scientifico di notevole valore quello che il prof. Renato Pigliacampo, scomparso prematuramente nel giugno 2015, aveva raccolto a partire dagli anni '70, che la famiglia Pigliacampo ha deciso di donare alla Biblioteca comunale “Silvio Zavatti” di Civitanova Marche. Tra le numerose opere, anche saggi appartenenti a collane prestigiose non più edite, che potrebbero richiamare l'attenzione di ricercatori e studiosi anche di altre biblioteche e università.
La donazione consente alla Biblioteca di costituire un fondo che, oltre a conservare e valorizzare i volumi, ricordi la figura di Pigliacampo, recanatese di origine, docente all'Università di Macerata, professore e ricercatore scientifico, ma anche scrittore, poeta, e soprattutto infaticabile sostenitore di diritti delle persone disabili. Nato nel 1948, divenuto sordo a 12 anni a causa di una meningite, Pigliacampo fu uno dei primi sordi italiani a laurearsi. Specializzato in pedagogia e psicologia si è occupato dell'inserimento sociale e scolastico dei disabili per l'Asl di Civitanova. Ha scritto oltre 30 libri tra saggi, romanzi, raccolte di poesia. Ha vinto numerosi premi letterari, tra cui il premio Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel 1992 ricevette l'onorificenza di Cavaliere Ufficiale della Repubblica italiana. Ha fondato e organizzato per trent'anni il concorso nazionale di poesia “Città di Porto Recanati” che negli anni ha raccolto testi poetici di elevato valore civile, incentrati sulle difficoltà sociali, sulla diseguaglianza, sul riscatto degli emarginati. Oggi, nonostante la scomparsa del fondatore, il premio continua la missione di dare voce in forma poetica alle problematiche sociali.
La donazione si inserisce nel percorso intrapreso dall'attuale Amministrazione comunale sul versante della disabilità e del superamento delle barriere della comunicazione.