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6 marchigiani su 10 distratti dallo smartphone in strada

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michael

MARCHE – Circa il 24% degli incidenti stradali sono causati dall’uso sconsiderato dello smartphone, più di 3000 morti ogni anno secondo l’Istat, oltre il 96% dei guidatori ammette di guardare il telefono ripetutamente mentre si trova alla guida.

Sono solo alcuni dati che hanno portato Maxibon a lanciare la campagna #Occhioallastrada, per scoprire quanto il fenomeno “smartphone abuse” sia preoccupante in Italia. Il termine nasce dal connubio fra i telefonini di ultima generazione e il loro eccessivo utilizzo che si trasforma in ossessione.

Ma di cosa non possono fare a meno i marchigiani mentre si trovano per strada? Principalmente lo usano per controllare i social (69%) o per leggere news (58%), cercando di essere sempre in contatto con i propri amici e di essere informati. Un buona parte si diletta anche nell’ascoltare canzoni (53%) e guardare video (38%).Questo mentre generalmente ci si trova in macchina (67%), ma è sempre più probabile che lo si faccia quando si cammina (52%) o mentre si è alla guida di una moto (41%) o di una bicicletta (39%).

A farlo principalmente i ragazzi fra i 16 e i 29 anni (64%), con gli adulti fra i 29 e i 45 anni (51%) e gli over 45 (42%) che risultano in crescita. Il rischio sicurezza è talmente alto che, come riportato dal sito del The Guardian, le maggiori aziende produttrici di smartphone stanno realizzando una serie di blocchi alle app che vengono attivati quando ci si mette alla guida.

E’ quanto emerge da uno studio condotto daMaxibon in occasione della campagna #Occhioallastrada realizzata in collaborazione con la Polizia Stradale. Lo studio è stato realizzato su un campione di 400 marchigiani dai 18 ai 65 anni, oltre che su un panel di 25 esperti tra psichiatri e sociologi, con l’obbiettivo di esaminare quali siano i comportamenti tecnologiciurbani più pericolosi per la pubblica sicurezza.

A cosa porta la dipendenza da smartphone? Una sindrome causata dalla paura di essere tagliati fuori

L’uso eccessivo dello smartphone coinvolge davvero tutte le fasce d’età, sia uomini (56%) che donne (44%), da Nord a Sud tanto che gli psicologi hanno individuato una vera e propria patologia. Come emerge da un studio condotto dalla Polizia Stradale, si tratta della sindrome “FOMO” fear of missing out, ovvero la paura di essere tagliati fuori che porta a controllare il cellulare oltre 150 volte al giorno, una volta ogni sei minuti. Fra le metropoli più colpite “trionfano” quelle del centro-sud, con Roma (62%) in testa eNapoli poco dietro(52%). Al nord svettaMilano (57%), mentre al Sud si impone Palermo (43%). Per quanto concerne l’età invece, in pole position ci sono i giovanissimi fra i 16 e i 29 (61%), seguiti dalle persone tra i 29 e i 45 anni (54%) e dagli over 45 (43%) a livello nazionale.

WhatsApp, Instagram, Facebook, Skype e messaggi: i marchigiani sono costantemente tentati dallo smartphone mentre si trovano per strada o a casa

Ma in quali occasioni i romagnoli si distraggono maggiormente?Al primo posto solitario si piazzal’utilizzo in macchina (67%), mezzo più pericolo sia per se stessi che per gli altri. A seguire l’utilizzo mentre si cammina (52%), quelloin moto (41%) e quello inbici (39%). Fra i romagnoli la distrazione da cellulare non spopola solo per le strade ma anche a casa. Un buon 26% lo utilizza costantemente sul divano di casa vedendolo come un buon mezzo per combattere la noia. Sono molti anche quelli che lo usano in bagno (18%) e in cucina (16%).

Secondo i dati della Polizia Stradale l’invio di sms aumenta di 8 volte il rischio di incorrere in incidenti stradali, chi li invia (il cosiddetto texting), mentre si trova alla guida, distoglie gli occhi dalla strada per circa 4,6 secondi e questo, ad una velocità media di 100 Km/h, significa percorrere più di un campo di calcio ad occhi bendati. Leggere un messaggio su WhatsApp invece, richiede in media 8 secondi, il che significa che procedendo a 50 km/h per circa 100 metri si è completamente distratti. Ma cosa distrae maggiormente quando si va in giro per le strade? Un buon 52% non può fare a meno di WhatsApp mentre guida o cammina. Appena dietro quelli che pubblicanouna“storia” su Instagram (48%) e quelli che scorrono Facebook (43%). In aumento quelli che scrivono messaggi  o email (32%) e quelli che fanno videochiamate con Skype (26%).

Sono oltre 3000 i morti ogni anno sulle strade italiane e nella maggior parte dei casi si tratta dei giovani

Ma che categoria sociale è più soggetta allo “smartphone abuse”?Nella maggior parte dei casi sono gli studenti quelli che più degli altri rischiano la vita a causa del cellulare (39%). Sono, infatti, le persone che più delle altre vivono costantemente a contatto con lo smartphone e credono che sia indispensabile controllarlo costantemente per non sentirsi esclusi. Appena dietro si posizionano i manager (20%) e i dipendenti in giro per lavoro (18%), costretti ad usare il cellulare per mantenere rapporti lavorativi. Al quarto posto si trovano gli autisti di camion o di mezzi pesanti (15%) che si fanno tentare durante le lunghe giornate al volante.

Secondo i dati Istat sono oltre 3000 i morti sulle strade italiane, con un numero sempre maggiore di incidenti dovuti alla distrazione da smartphone. Nel primo semestre del 2017 i guidatori distratti dal cellulare risultano in crescita del 18,1% rispetto allo stesso periodo del 2016. In questo periodo infatti le multe per i telefonini sono arrivate a quota 32.373 contro le 27.415 dei primi sei mesi del 2016.In particolare il 21,4% degli incidenti avviene su strade extraurbane e il 15,5% in città. E su questo è partita la campagna Aci "3 incidenti su 4 dovuti a distrazione".

10  REGOLE PER USARE LO SMARTPHONE IN SICUREZZA

1.   PENSARE ALLA SALUTE- Mentre si guida si è tentati dall’uso dello smartphone, ma è importante resistere perché si rischia la vita.

2.   OCCHIO ALLA STRADA- Sia alla guida o mentre si cammina è importante non perdere mai di vista la strada.

3.   IMPORSI DELLE REGOLE- Per tornare a muoversi per la città in sicurezza è possibile darsi delle regole: per esempio stabilire degli orari in cui si è offline. Cambiare la prospettiva scegliendo le cose veramente importanti o dedicare ogni giorno 10 minuti a “banali” gesti, come camminare in un parco senza le interferenze della tecnologia.

4.   PENSARE AGLI ALTRI- Oltre a essere un pericolo per se stessi, lo si è anche per gli altri. Non è giusto mettere a rischio la vita degli altri per un proprio errore.

5.   FARSI DA PARTE SE STRETTAMENTE NECESSARIO- Se non si può proprio fare a meno di guardare lo smartphone durante una passeggiata o mentre si guida, è quantomeno auspicabile farsi da parte per non intralciare il traffico. É consigliabile allenare gli altri a non ricevere risposte immediate. È bene fare una cosa alla volta, altrimenti non se ne farà bene nemmeno una.

6.   ALZARE LA VITA, ABBASSARE IL VOLUME – Quando si ascolta la musica o la radio con le cuffiette collegate al proprio smartphone, durante una passeggiata, è bene mantenere un volume che permetta di ascoltare i rumori del traffico cittadino, per riuscire ad avvertire in anticipo pericoli.

7.   LE STRISCE PEDONALI NON SONO UN OPTIONAL- Rispettare il codice della strada è fondamentale, anche quando si utilizza il telefonino in giro per la città. È bene quindi attraversare solo sulle strisce pedonali, rispettare la segnaletica verticale e orizzontale, facendo attenzione ai mezzi e ai pedoni.

8.   NON SOLO LA MACCHINA É PERICOLOSA- Anche semplicemente andando in bici si possono correre dei rischi se ci si lascia distrarre dal cellulare.

9.   SCEGLIERE PERCORSI ALTERNATIVI- Se non si può fare a meno di utilizzare lo smartphone, è preferibile almeno scegliere strade poco trafficate e che portino meno rischi.

10.PENSARE AI PIÚ GIOVANI- Dare l’esempio corretto ai più giovani è importante, in particolare se si tratta di qualcosa che riguarda la salute.

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