MACERATA – Tentano di conseguire la patente con l'aiuto della tecnologia, denunciati tre cinesi.
Nella tarda mattinata di ieri la “Volante” della Questura di Macerata e’ intervenuta negli uffici della Motorizzazione Civile dove si tenevano gli esami per il conseguimento della patente di guida. Nel corso della prova, a cui partecipavano una ventina di persone, una esaminatrice si è insospettita per la particolare celerità con la quale due candidati di origine cinese compilavano i test delle prove in modo molto rapido, pur essendo emerso al momento della consegna dei documenti di identità che entrambi non parlavano l’italiano nè lo comprendevano nella forma scritta.
I poliziotti le hanno controllate ed hanno verificato che entrambe, residenti rispettivamente a Montecosaro e Montegranaro, in possesso di regolare permesso di soggiorno, lavoratori nel settore calzaturiro, indossavano due giubbotti pesanti, pur essendo la temperatura interna al locale dove si svolgevano le prove abbastanza elevata. Dal controllo effertuato dal personale di Polizia è emerso che le due si erano ben attrezzate, con tecnologia proveniente dalla madre patria, per conseguire la patente in modo fraudolento. All’altezza dello sterno entrambi avevano, fissati con dello scotch, un telefono di ultima generazione, collegato con un auricolare wireless posizionato all’interno del canale uditivo, che serviva per rivevere le comunicazioni da una complice, anche lei cinese, che si trovava all’esterno, in un’auto parcheggiata. La donna disponeva di ben tre cellulari e batterie supplementari. La truffa ideata, si avvaleva di tecnologie avanzate: i due esaminandi inviavano le foto dei quiz fatte con una microcamera applicata all’orologio per ricevere quindi, tramite l’auricolare, le indicazioni su quale fosse la risposta corretta da dare. La complice, anche lei per nulla a conoscenza della lingua italiana, oltre alla dotazione tecnologica aveva un questionario bilingue italiano-cinese per il conseguimento della patente A e B.
Ovviamente la dotazione tecnologica, del valore di circa 10.000 euro, è stata sequestrata ed i tre sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata per concorso in truffa aggravata. Quella che doveva essere una prova facilitata, seppur fraudolentemente dalla tecnologia di ultima generazione, si è rivelata non vincente, infatti verificando la modulistica compilata dai due fino all’intervento della Polizia, è risultato che le risposte ai quiz erano quasi tutte sbagliate. La Questura di Macerata ha diramato una nota agli uffici di Polizia di tutto il territorio nazionale segnalando le particolari modalita’ operative dei truffatori. Certo, oltre alle conseguenze penali, resterà da accertare se sia stata fallace la tecnologia oppure se il manuale bilingue fosse di scarsa qualità.