Tutti i cibi fanno bene se mangiati con moderazione e a giorni alterni, ma ce n’è uno che fa bene al cuore grazie alle sue proprietà.
La noce è un frutto secco che viene usato per insaporire alcuni cibi e salse per il suo gusto particolare, si può usare anche nei dolci, ci sono ricette adatte solo per loro e si possono mangiare semplicemente da sole, in questo modo si sentono meglio i suoi benefici.
I gherigli della noce fanno molto bene alla salute di persone adulte e soprattutto anziane, in un piccolo frutto di pochi centimetri i benefici sono davvero utili soprattutto al cuore grazie all’olio buono che contiene e all’assenza di calorie, infatti si riesce a mantenere il peso corporeo senza però mangiarne troppe..
Quante noci si possono mangiare al giorno per sentire i benefici?
Dato che è un frutto secco, di solito le persone lo mangiano o a fine pasto oppure per spuntino pomeridiano e mattutino, invece i medici e nutrizionisti dicono altro a riguardo, come anche di non mangiarne troppe durante il giorno perché anziché fare bene possono fare il contrario.
Mangiare tre noci prima del pranzo e prima della cena aiutano a controllare il colesterolo cattivo (LDL) e aumentare quello buono (HDL) nel sangue, esse contengono anche molta l’Omega 3, infatti sono tra le fonti vegetali più ricche in modo naturale, inoltre contengono antiossidanti, fibre minerali, carotenoidi, polifenoli e fitosteroli, tutti componenti bioattivi naturali.
Mangiandole in questo modo poi si hanno anche altri effetti sull’organismo, infatti aiutano a mantenere sane le pareti dei vasi sanguigni prevendo il loro invecchiamento, infiammazioni e anche l’indurimento a causa della vecchiaia ed altri cibi meno sani; se poi non riusciamo ad aprire la noce si possono trovare in commercio i gherigli già sgusciati e pronti per essere mangiati.
Purtroppo però ci sono persone che sono allergiche a questo alimento, potrebbe essere pericoloso per loro e bisogna intervenire subito perché chi ha la reazione allergica può andare in shock anafilattico perché in una pietanza non è stato notato la presenza di questo frutto.
Questi studi sono stati fatti da alcuni scienziati dell’Università di Wollongon che si trova in Australia, e anche molti studi medici hanno confermato un cambiamento positivo dopo aver controllato vari valori del sangue sia di persone che le assumevano giornalmente e chi invece no, nelle prime si è notato una riduzione del rischio di malattie coronariche e cardiovascolari.