Ieri ad Alpignano, in provincia di Torino, una donna è morta in un tragico incidente domestico all’interno del giardino della sua villetta. A nulla è servito il tempestivo intervento dei soccorsi.
Un’intera comunità sotto choc quella di Alpignano, in provincia di Torino, dopo la tragedia consumatasi ieri mattina in una villetta: una donna di 82 anni ha perso la vita in seguito ad un incidente domestico nel suo giardino.
La vittima era salita su una scala per svolgere dei lavoretti quando improvvisamente è precipitata nel vuoto battendo la testa al suolo. Lanciato l’allarme, presso l’abitazione sono intervenuti i soccorritori hanno potuto solo constatare la morte dell’anziana. Anni fa, il figlio era deceduto in circostanze analoghe.
Nella mattinata di ieri, mercoledì 19 aprile, una donna è stata trovata priva di vita all’interno del giardino della sua villetta ad Alpignano, centro della provincia di Torino. La vittima è Bruna Brunatto, di 82 anni.
Scattato l’allarme, come riferiscono alcune testate locali e la redazione de Il Corriere della Sera, presso l’abitazione, sita in via Philips al civico 37, sono intervenuti gli operatori sanitari del 118 ed i carabinieri. Lo staff medico ha provato a rianimare disperatamente la donna, ma ogni sforzo non è servito a nulla: alla fine è stato possibile solo dichiararne la morte, che sarebbe sopraggiunta sul colpo per un grave trauma cranico.
Secondo quanto hanno ricostruito i militari dell’Arma della stazione locale, Bruna sarebbe rimasta vittima di un incidente domestico: l’anziana sarebbe salita su una scala per rimuovere delle erbacce, ma è caduta nel vuoto, da un’altezza di alcuni metri, finendo a terra e battendo violentemente il capo.
Un tragico destino, purtroppo, simile a quello del figlio, Emanuele Colombino. Il ragazzo, all’epoca 39enne, come riporta il quotidiano Il Corriere della Sera, quattro anni fa era morto dopo essere caduto dal sottotetto della villetta, dove era salito per eseguire dei lavori domestici. Dopo l’incidente era rimasto ricoverato per quasi due settimane in ospedale a Torino, poi il suo cuore ha smesso di battere per sempre a causa delle lesioni riportate.