Analisi tecnica: un approccio finanziario che non puoi ignorare

Nel mondo del trading sono anni che è nata un’infinita battaglia dialettica tra i sostenitori dell’analisi tecnica e i sostenitori dell’analisi fondamentale.

Se da un lato abbiamo studiosi di grafici che cercano di sfruttare le figure geometriche create dai cambiamenti di prezzo per prevedere futuri cambiamenti di trend, dall’altro abbiamo studiosi di macroeconomia, che fanno previsioni di medio lungo periodo in base ai cambiamenti di politica economica degli Stati.

Prima di addentrarci cuore dell’articolo, dove cercheremo di capire come mai l’analisi tecnica è così importante per investire nei mercati finanziari, ci preme ricordare che il trading è un’attività ad alto rischio. Giuste decisioni potrebbero farvi guadagnare molto, ma allo stesso tempo, scelte sbagliate potrebbero farvi perdere tutto il capitale investito.

Per questo motivo vi consigliamo di scegliere prima di tutto piattaforme di trading serie e affidabili, come Fortissio, in grado di aiutarvi sia nel processo di apprendimento, se siete dei neofiti, che nella vostra operatività quotidiana, garantendovi una piattaforma usabile e senza problemi di User Experience.

Analisi tecnica: da dove nasce l’approccio

L’analisi tecnica nasce nei primi anni del Novecento, quando Charles Dow ideò quello che sarebbe diventato uno dei più importanti approcci sull’investimento finanziario.

Dow introdusse concetti finanziari ad oggi fondamentali per comprendere appieno i movimenti di mercato.

Ad oggi, l’analisi tecnica viene considerata una scienza, che va sempre interpretata e che si pone l’obiettivo di studiare e comprendere la psicologia delle masse di investitori tramite lo studio di grafici, prezzi e volumi di investimento.

In poche parole, il fine ultimo è quello di comprendere la tendenza del mercato che si sta studiando, decidendo se investire o disinvestire.

Time frame e Trend

Alla base dell’analisi tecnica ci sono due concetti fondamentali: il Time Frame e il Trend.

I grafici, in qualsiasi piattaforma di trading, sono rappresentati attraverso un modello detto “a candele giapponesi”. Solitamente le candele sono rappresentate con colori diversi a seconda del loro andamento

La durata di ogni candela dipende dal Time Frame scelto. Se, ad esempio, abbiamo scelto un Time Frame di 30 minuti, ogni candela mostrerà il prezzo iniziale e il prezzo finale nell’arco di ogni 30 minuti.

In un qualsiasi momento, indipendentemente dal Time Frame scelto, i prezzi seguono un andamento oscillatorio, dovuto alla psicologia degli investitori (dopo un impulso ad aumentare si ha sempre un ri-tracciamento in diminuzione). Nonostante la naturale oscillazione, in un dato momento, il prezzo segue un certo Trend, che identifica appunto l’andamento generico di quel mercato.

L’andamento di un prezzo può essere:

  • Trend crescente – Uptrend – quando massimi e minimi sono sempre più alti.
  • Trend decrescente – Downtred – avviene quando massimi e minimi saranno sempre più bassi.
  • Trend neutrale – Trading Range – quando avvengono delle oscillazioni attorno ad una linea orizzontale, il prezzo medio non varia.

Supporti e Resistenze

Dopo aver approfondito due concetti basilari dell’analisi tecnica, passiamo a parlare di due terminologie anch’esse fondamentali per un qualsiasi trader che si vuole avvicinare all’analisi tecnica.

I supporti e le resistenze non sono altro che rappresentazioni di quello che i mercati percepiscono attorno al prezzo di un determinato asset. In altre parole, sono soglie di prezzo su cui generalmente vediamo un rimbalzo, ovvero un cambio di trend.

Questo accade principalmente per ragione psicologiche. Se in un dato periodo il prezzo non è mai sceso sotto un determinato valore, molto probabilmente se dovesse arrivare a quel livello, il mercato reagirebbe, facendolo rimbalzare.

I Supporti sono intesi come aree nelle quali il prezzo, dopo una fase di ribasso, è rimbalzato più volte invertendo la direzione. Viceversa, le Resistenze sono aree in cui il prezzo, dopo una fase di crescita, viene respinto più volte verso il basso invertendo la direzione.

Linee di tendenza

Passiamo ora a parlare delle linee di tendenza. Sono probabilmente la prima cosa che un qualsiasi esperto di analisi tecnica ti consiglia di fare quando si inizia a studiare un mercato.

Per disegnare una linea di tendenza non dovrete fare altro che disegnare una retta che unisca due punti del grafico. Per mostrare una linea di tendenza rialzista vi basterà collegare con una retta due punti minimi, mentre per mostrare una linea di tendenza ribassista dovrete unire tra loro due picchi.

Nel giro di poco tempo, quando avrete fatto un minimo di esperienza, noterete sicuramente che di solito il mercato (prezzo) si ritirerà verso una linea di tendenza prima di recuperare un trend.

Medie mobili

Un altro importante strumento dell’analisi tecnica, quando si stanno cercando segnali di acquisto o di vendita, sono le medie mobili.

Questo strumento ci permette di capire se una certa tendenza è ancora attiva o meno. I trader professionisti di solito utilizzano due medie mobili. Gli spostamenti al di sopra e al di sotto delle medie mobili a 20 e 40 giorni sono molto comuni. Le medie mobili a 5 e 20 giorni sono molto usate da coloro che effettuano negoziazioni rapide.

Oscillatori

Nei mercati finanziari si verificano di continuo situazioni di ipercomprato o ipervenduto. Le ragioni possono essere molteplici, ma ci basti sapere che possiamo accorgerci, tramite particolari strumenti di analisi tecnica, di come un mercato sia sceso o salito troppo e che ci stiamo di fatto avvicinando a un cambio di tendenza.

Questi strumenti sono detti oscillatori e sono usati quotidianamente da ogni trader che basa le sue analisi sull’analisi tecnica. Il Relative Strength Index (RSI), o indice di forza relativa, e lo Stocastico sono gli oscillatori più comuni usati.

Questi oscillatori possono assumere valori compresi fra 0 e 100. Se vogliamo dare dei numeri di massima, possiamo dire che in situazioni di ipercomprato il valore dell’RSI supera il 70. In situazioni di ipervenduto, invece, il valore dell’RSI scende sotto il 30.

Per quanto riguarda invece lo stocastico, abbiamo lo stesso valore di 70 per situazioni di ipercomprato, e un valore inferiore a 20 per le situazioni di ipervenduto

Questi due oscillatori sono alla base di strumenti molto più complessi, utilizzati dai trader ogni giorno per cercare di comprendere i movimenti di prezzo dei mercati finanziari.

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