Che cosa sono gli antiscopi e perché influenzano negativamente la nostra salute psicologica? Gli psicoterapeuti… e ci insegnano a invertire la rotta.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lo stress è il “Male del XXI secolo”, sia nel mondo che in Italia. Partendo da un campione di 1.200 soggetti, si sono infatti registrate percentuali preoccupanti relative all’influenza che i fattori di stress hanno sui più disparati aspetti della nostra vita. Basti pensare che il 26% dei soggetti ha dichiarato di sentirsi stressato spesso, mentre ben il 34% vive lo stress come una condizione cronica.
Un’ulteriore indagine condotta da Ipsos e promossa dal Gruppo Axa ha poi ampliato il bacino degli intervistati fino a 30.600 persone, provenienti da 16 Paesi del mondo. E i dati, per noi Italiani, non sono di certo positivi: insieme al Giappone abbiamo la più bassa percentuale di soggetti che avvertono uno stato di pieno benessere mentale.
Con questi dati alla mano sorgono spontanee delle domande: perché siamo così vittime dello stress e del cattivo umore? Perché siamo afflitti da stati di ansia, disturbi del sonno e, più in generale, malesseri psicologici? Le ragioni di tutto ciò possono essere molteplici: lo stress lavorativo, ad esempio, può portarci a vivere stati di burnout (esaurimento), spesso difficili non solo da prevenire, ma anche da riconoscere.
Un’altra causa può riscontrarsi nell’attitudine che abbiamo verso le cose: in molti casi, infatti, tendiamo a prefiggerci degli antiscopi, più che degli obiettivi. Con questo termine si fa riferimento a uno stato temuto o da evitare, cioè a una condizione che non vogliamo si realizzi. Ma cosa c’è di sbagliato? Agire anteponendo il negativo (“non voglio che si realizzi questo“) al positivo (“voglio raggiungere questo obiettivo“) può esporci a emozioni disfunzionali quali ansia, tristezza o rabbia e generare uno stile comportamentale di evitamento e inibizione.
La soluzione sarebbe invece imparare a prefissarci degli obiettivi possibili e perseguibili, basati sui valori individuali, misurabili e flessibili. Concentrando le nostre energie fisiche e mentali su scopi costruttivi, piuttosto che su antiscopi distruttivi, può influire positivamente su numerosi aspetti della nostra salute mentale, non ultimo il nostro benessere psico-fisico, spesso minato dai sintomi della depressione.