Assegno unico da luglio 2023 cambia tutto e scatta la rivalutazione degli importi per i beneficiari ecco le novità.
Da luglio 2023 ci saranno grandi novità per chi percepisce l’assegno unico ciò è stato comunicato dall’Inps tramite la circolare numero 55 uscita al 9 giugno. Dal prossimo mese infatti ci saranno importanti rivalutazioni riguardo agli importi.
Dal 1 luglio ci sarà in vigore l’entrata delle nuove tabelle, verrà stabilita una rivalutazione annuale del reddito familiare e questo riguarderà soprattutto le famiglie di operai e impiegati ci sarà una variazione dell’indice dei prezzi di consumo.
La nuova percentuale che si occupa di cambiamenti riguardo i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati al netto dei tabacchi, corrisponde all’8,1% tra un anno e l’altro.
Assegno unico cosa cambia da luglio ecco tutte le novità in arrivo comunicate dall’Inps
Sul portale ufficiale dell’Inps sono state emesse varie tabelle che contengono i nuovi livelli reddituali, oltre a questo sono stati riportati anche gli importi mensili corrispondenti che saranno applicati dal mese di luglio.
Negli ultimi giorni ci saranno dei cambiamenti per i pagamenti dell’assegno unico, questo è ciò che ha dichiarato infatti la circolare dell’Inps, i pagamenti ci saranno come sempre dal 10 al 20 del mese ma solo degli assegni che non hanno subito variazioni. Saranno pagati in ritardo invece dal 20 al 30 di ogni mese, chi inizierà a giovare della misura e chi ha subito delle variazioni in merito. Questo dipenderà soprattutto da mutamenti di alcune condizioni del nucleo del beneficiario e del reddito.
Per verificare lo stato del pagamento dell’assegno unico sarà sufficiente collegarsi al portale Inps e seguire la procedura. Bisognerà infatti cercare la voce fascicolo previdenziale del cittadino, recarsi successivamente su prestazioni ed infine cliccare su pagamenti, lì ci saranno tutte le informazioni a riguardo.
L’assegno unico è attualmente percepito da molte famiglie in difficoltà, con la nuova riforma lo percepiscono ormai da mesi anche genitori vedovi e madri single. Per poter accedere alla misura è necessario dimostrare di avere un reddito Isee è basso e di essere in difficoltà economica la misura si estenderà fino al 2024 e poi verrà riconfermata e rivalutata.