ATTUALITA' – La decisione di prendere un cane comporta degli impegni anche piuttosto gravosi.
Che, di sicuro, sono pienamente ricompensati dall’affetto e dalla fedeltà del quattro zampe, miglior amico dell’uomo per antonomasia e in grado di fornire compagnia come forse pochi umani sanno fare.
L’affetto che ci lega a questi animali domestici dovrebbe farci riflettere sull’opportunità di dotare anche loro di un’apposita assicurazione, che ci consenta di vivere il rapporto con loro in maniera più serena e spensierata. Il cane, infatti, può essere causa o oggetto di incidenti che, se spesso si rivelano sciocchezze, a volte possono avere conseguenze gravi, per soggetti terzi come per l’animale stesso. Pensiamo a un cane che, a causa di un cancello lasciato accidentalmente aperto, sfugga alla nostra custodia e finisca in strada, restando coinvolto in un incidente. Questa situazione, purtroppo estremamente frequente, rappresenta l’incubo peggiore di ogni possessore di cane, vuoi per le conseguenze sulla salute dell’animale che per quelle a carico del veicolo, o dei veicoli, coinvolti nell’incidente. In un caso del genere, l’assicurazione potrebbe coprire le spese mediche cui bisogna sottoporre il cane e risarcire il danno ai terzi coinvolti. Spese che potrebbero anche essere ingenti, considerata l’ampia casistica di dinamiche che potrebbero verificarsi su una strada (pensiamo, ad esempio, a un’arteria stradale molto trafficata o a scorrimento veloce). Altro episodio che purtroppo si pone all’ordine del giorno per i possessori dei cani da guardia è rappresentato dal rischio che il cane, in un eccesso di "zelo", morda qualche incauto avventore, apportandogli delle ferite o rovinandogli gli abiti. Anche in questo caso la polizza è sacrosanta. Il danno può essere risarcito senza eccessivi oneri per il detentore del cane. La quota che il proprietario potrebbe essere comunque obbligato a pagare dipende, come per ogni tipo di assicurazione, dalla franchigia applicata alla polizza.
Alcune polizze coprono le spese mediche ed eventuali interventi chirurgici cui potrebbe essere sottoposto il cane anche in assenza di incidenti o di sinistri ma per il subentro, nel corso del tempo, di particolari patologie. In questi casi la polizza è spesso la soluzione più conveniente anche da un punto di vista economico, considerati gli altissimi costi delle cure veterinarie specialistiche. Alcune razze canine, però, potrebbero essere escluse dalla possibilità di stipulazione della polizza poiché, come scientificamente provato dagli studi di settore, maggiormente predisposte a determinate patologie cliniche. Senza arrivare alle patologie e agli incidenti stradali gravi, bisogna considerare che l’utilità della polizza assicurativa si manifesta anche in semplici episodi di vita quotidiana. Pensiamo a quando entriamo nel negozio di oggettistica di fiducia col nostro amico a quattro zampe e lui, inavvertitamente, con un colpo di coda fracassa un oggetto prezioso. Oppure alla sua inarrestabile necessità di masticare qualcosa che lo spinge a rosicchiare la pregiatissima e griffata borsa della nostra ospite. In questi casi e in altri analoghi che sicuramente tornano alla memoria dei tanti possessori di cani, avere una polizza assicurativa sui danni che il cane cagiona a terzi e alle cose di terzi è fondamentale.
Nel 2003 un’Ordinanza del Ministero della Salute, a seguito di una serie di terribili eventi che avevano visto dei bambini aggrediti da cani sfuggiti al controllo dei padroni, aveva individuato un elenco di 17 razze considerate pericolose. Quest’ordinanza poneva una serie di limitazioni al possesso di queste razze, rapidamente demonizzate, e tra queste imposizioni compariva l’obbligo della stipulazione di una polizza per la responsabilità civile per i danni eventualmente cagionati dal cane. Quest’Ordinanza fu profondamente avversata da cinofili e semplici cittadini perché la messa all’indice di alcune razze canine avrebbe inevitabilmente comportato l’abbandono di molti esemplari da parte di padroni che non volevano assumersene la responsabilità, nonché il crollo di un mercato che avrebbe messo a serio rischio la vita di cuccioli e cani adulti che ormai nessuno voleva più. Altra contestazione, palesemente fondata, era che non esistessero razze di cani pericolosi, bensì padroni pericolosi di cani, incapaci di socializzare l’animale o, peggio, desiderosi di vedersi accanto un cane aggressivo e temibile. Sulla scorta di queste considerazioni, nel 2009 una seconda Ordinanza Ministeriale ha abrogato quella del 2003 e con essa tutte le discriminazioni che erano state messe in piedi a discapito di poveri cani incolpevoli. La stessa Ordinanza del Ministero della Salute del 2009 ha prescritto, piuttosto, l’istituzione di un particolare registro presso le ASL territoriali, denominato "Registro dei cani dichiarati a rischio elevato di aggressività", in cui il veterinario ha l’obbligo di iscrivere quegli esemplari che si siano già mostrati aggressivi e abbiano già dato luogo a deprecabili episodi di aggressione. I cani vengono iscritti nel registro in maniera assolutamente indipendente dalla razza di appartenenza ma esclusivamente in funzione di una specifica attitudine all’aggressività. Per i cani inseriti in questo registro, sempre come statuito dalla citata Ordinanza Ministeriale, l’assicurazione cane è obbligatoria. Ne consegue che l’obbligatorietà della polizza per il cane è disposta esclusivamente dal medico veterinario dell’ASL locale. Al di fuori di questo caso, la polizza è facoltativa, fermo restando che, ai sensi dell’articolo 2052 del Codice Civile, in ogni caso il detentore dell’animale è sempre responsabile dei danni causati dallo stesso a persone o cose, sia che si trovi sotto la sua diretta custodia sia in caso di fuga o smarrimento. Una copertura assicurativa di responsabilità civile per danni causati dal proprio cane contro terzi è comunque una scelta auspicabile, che consente una discreta tranquillità. Questo tipo di polizza, al pari delle altre tipologie, è offerto in diverse varianti, in base alla forma di protezione che si desidera ottenere e presenta un costo relativamente basso. Come procedere per la stipulazione? La soluzione migliore è quella di informarsi anche online per individuare le varie soluzioni proposte dalle diverse compagnie assicurative. Una volta capito il tipo di prodotto che si desidera acquistare, sarebbe opportuno farsi fare dei preventivi andando, però, direttamente presso le agenzie. Parlare direttamente con l’agente assicurativo, infatti, consente di ricevere prontamente una risposta per ogni eventuale dubbio e definire con maggiore chiarezza il prodotto che risponde alle proprie esigenze.