Quelle che arrivano dal fronte dei prestiti sono delle notizie a tratti molto rassicuranti. Da un lato, infatti, aumentano le sofferenze delle banche, dall'altro però tornano a crescere le erogazioni di nuovi finanziamenti (tra cui i prestiti cambializzati di cui ci occuperemo più avanti).
Le sofferenze sui crediti, infatti, passano dal 6% circa del 2008, ossia prima della crisi economica degli ultimi anni, all'attuale 10%. Allo stesso tempo, però, aumentano anche le erogazioni di nuovi finanziamenti dopo anni di stallo. Questo aspetto è fondamentale in quanto proprio dall'erogazione di prestiti a imprese e privati dipende il futuro dell'economia del paese. Tra i prodotti che hanno fatto registrare il livello di crescita più interessante spiccano, come anticipato, i prestiti cambializzati. Questi particolari prodotti bancari, caduti in disuso per diversi anni, offrono un interessante compromesso per i clienti e per le banche. Da un lato, infatti, permettono anche a chi non ha una solida situazione reddituale di poter accedere ad un finanziamento, e dall'altro permette alla banca di poter intervenire rapidamente in caso di mancato pagamento del cliente. Insomma questo prodotto sfrutta un sistema molto vecchio, quello delle cambiali utilizzato in maniera prepotente fino a 10-15 anni fa, per coniugare le nuove esigenze di banche e clienti.
Prestiti cambializzati: come funzionano. I prestiti cambializzati sono dei finanziamenti che, come dice anche il nome stesso, sono legati all'emissione di cambiali. Questi prodotti hanno la particolarità di non avere le classiche rate di rimborso, con cui vengono pagati interessi e capitale alla banca, ma le cambiali. Un altro aspetto fondamentale di questo prodotto bancario è il fatto che l'istituto di credito ha modo di poter intervenire in maniera molto più rapida qualora il cliente non provveda al pagamento della quota mensile, ossia della cambiale. Questa, infatti, è un titolo esecutivo e come tale garantisce all'istituto di credito una procedura rapida per recuperare il credito. Un altro aspetto che vale la pena ricordare è quello legato al capitale erogabile. Questo, anche se varia da banca a banca, dipende sempre dalle garanzie che si è in grado di offrire all'istituto di credito e, di norma, non supera i 70-80 mila euro. A quanto ci risulta il tasso di interesse applicato sui prestiti cambializzati è leggermente più conveniente di quello offerto con i normali finanziamenti.
Prestiti cambializzati: perchè convengono. Uno dei vantaggi più importanti dei prestiti cambializzati è quello di poter essere richiesti anche da chi non ha delle solide basi reddituali o è stato segnalato come cattivo pagatore in Crif. Questo però non deve lasciar intendere che i prestiti cambializzati possano essere richiesti da tutti in maniera indiscriminata. Per prima cosa è giusto ricordare che anche per richiedere questi finanziamenti la banca esige delle garanzie da parte del cliente sia dal punto di vista patrimoniale (in modo da poter avere una garanzia di recuperare il credito in caso di mancato pagamento delle cambiali) sia dal punto di vista reddituale. Quello che va detto è che tali vincoli sono meno stringenti rispetto a quelli applicati ai normali prestiti personali.
Chi può richiedere un prestito cambializzato.Questi finanziamenti possono essere richiesti da chiunque abbia un reddito come lavoratore dipendente, lavoratore autonomo o pensionato anche con segnalazione come cattivo pagatore o protesto. Per chi non ha reddito è possibile accedere a questi finanziamenti nel caso in cui si abbia una solida posizione patrimoniale (un immobile di proprietà di valore 3 volte superiore al finanziamento richiesto) o un garante. Nel complesso possiamo dire che i prestiti cambializzati sono davvero molto interessanti in quanto sfruttano un sistema di credito molto vecchio, quello delle cambiali, appunto, per poter permettere ai privati di accedere al credito e alle banche di avere le adeguate garanzie.