VOLLEY – Scuola Lube, orgoglio B-Chem e cura Graziosi.
Una crescita esponenziale fianco a fianco per lo schiacciatore Simmaco Tartaglione, il regista Pier Paolo Partenio, il centrale Enrico Diamantini e il libero Bernardo Calistri, reduci dalla vittoria del campionato di A2 ai Playoff con la casacca del Volley Potentino. Quattro giovani di talento che fin da adolescenti si sono messi in mostra anno dopo anno a suon di vittorie con le selezioni nazionali di categoria, con le giovanili della Lube e le squadre legate ai biancorossi. Tra le soddisfazioni più grandi nei club spiccano i due Scudetti Under 18, tra cui quello conquistato in Sardegna contro Treviso, che schierava una squadra dall’età media più alta. Eclatante la Junior League conquistata nel 2013 sui campi di Potenza Picena e Loreto, ma, soprattutto la sfilza di promozioni a raffica con la maglia della Paoloni Appignano dalla D alla B1, fino alla reunion alla corte dell’allenatore Gianluca Graziosi nella B-Chem Potenza Picena con tanto di finale di Coppa Italia persa per due punti e successo negli spareggi validi per il “salto” in SuperLega. Il rapporto viscerale che si è instaurato negli anni ha favorito anche l’intesa in campo e la volontà di tornare a vincere tutti insieme. Opportunità che si è presentata a Potenza Picena proprio grazie al mago dei giovani Graziosi, che ha saputo valorizzare al massimo i “fantastici quattro”.
Simmaco Tartaglione (schiacciatore, Volley Potentino): «Bernardo, Enrico e Pier non sono solo ottimi compagni, ma grandi amici. I nostri risultati recenti in campo sono stati facilitati dal clima sereno che si respira a Potenza Picena, una grande famiglia in cui si lavora sodo, ma dove non ci sono pressioni deleterie. Mi sono trovato bene con tutti, ma noi quattro siamo partiti da una base di stima, rispetto e mentalità vincente targata Lube. E’ stato esaltante condividere l’ennesimo successo. Il mercato si muove, ma sarebbe bello restare insieme con il Volley Potentino in SuperLega perché nessuno si pentirebbe di tenerci, a iniziare dai tifosi della B-Chem che sono già “super” e meritano la Serie A1. Anche l’affetto dei supporter mi ha aiutato a smaltire le negatività del grave infortunio che mi portavo alle spalle, ma è stato coach Graziosi a riportarmi sui giusti binari. Una fortuna lavorare con lui, l’allenatore ideale nell’annata giusta. All’inizio volevo darmi da fare persino nei giorni di riposo pur di tornare al top della forma e immagazzinare il maggior numero possibile di insegnamenti da un tecnico molto preparato. Nel bene e nel male sono abituato a dire sempre ciò che penso. L’unica nota stonata di tutta la stagione è che tanti giovani della B-Chem si sarebbero meritati almeno un gettone al collegiale della Nazionale se davvero si voleva dare spazio alle nuove leve. Con queste parole non voglio mancare di rispetto ai validi atleti della cerchia azzurra, ma dico solo che quest’anno l’abbiamo combinata grossa vincendo l’A2 e sfiorando il successo in Coppa Italia. Forse un riconoscimento simbolico ci stava».