VOLLEY – Il PalaPrincipi rimane al buio per quasi 30 minuti, ma la luce torna solo per i giganti di casa, protagonisti di una rimonta travolgente.
Clamorosa coincidenza in gara 4 di Semifinale Playoff vinta in rimonta al tie-break dalla B-Chem Potenza Picena con la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora. Ieri (mercoledì 23 aprile) nel corso della sfida da dentro o fuori si è verificato un lungo black-out dell’impianto elettrico nel terzo parziale, subito dopo l’espulsione di Cristian Casoli, con i biancazzurri sotto di due set e in situazione critica anche nel terzo atto della partita (7-11). La sospensione si è protratta per parecchi minuti. Un contrattempo fastidioso che ha richiamato alla memoria la pausa forzata tra le due contendenti occorsa in occasione del black-out al PalaGlobo nel girone di ritorno della regular season, gara poi vinta dai potentini in quattro set. L’inconveniente ha consentito agli uomini di Graziosi di riacquistare la serenità necessaria per continuare l’incontro dopo l’impietosa espulsione del capitano in campo Casoli. La prima svolta della sfida si è concretizzata con l’ingresso in campo del giovane schiacciatore Matteo Segoni, arrivato in prestito nel mercato invernale, autore di pochi spezzoni di partita e qualche battuta in regular season. Il giovane talento umbro ha dimostrato carattere e tecnica piazzando a freddo a quattro attacchi su quatto con coefficienti di difficoltà piuttosto elevati. La squadra si è compattata e non ha accusato il colpo nemmeno dopo l’uscita di scena momentanea dell’opposto Federico Moretti per una pallonata sul viso nel cuore del quarto set (18-18). Il giovane Denis Alikaj è entrato in campo determinato, ma è stato lo spirito di squadra a strappare anche il quarto set. Quasi un gioco da “ragazzi terribili” il dominio nel tie-break incentivato dall’euforia contagiosa sugli spalti. Il ritorno in campo di Moretti nei panni del leader, il boato a ogni scambio e la prestazione collettiva dei marchigiani hanno piegato la corazzata frusinate dopo una maratona di quasi 3 ore a referto. I 4 punti di Segoni non sono paragonabili al bottino di Moretti e gli altri attaccanti, ma con la serenità e la pacatezza che lo contraddistinguono l’atleta ha lanciato un segnale alla squadra dopo l’ingresso in campo e non si è tirato indietro.
Schiacciatore Matteo Segoni (classe '93): «Ero teso, ma al tempo stesso carico prima dell’ingresso in campo e alla fine mi sono concesso un pianto liberatorio. Ero felice anche perché passare in pochi mesi dalla B2 ai Playoff di Serie A non è un passeggiata. Il nostro è un gruppo affiatato e ci aiutiamo a vicenda. Adesso siamo ancora più convinti che il sogno di raggiungere la finale promozione non sia impossibile. Nel terzo set ci siamo guardati tutti in faccia e Graziosi ci ha fatto riflettere. Non potevamo buttare via in quel modo, tra nervosismo e proteste, una stagione così bella. Siamo stati bravi. Dedico la vittoria a tutti i nostri sostenitori e al patron Maurizio Bernardi, il tifoso numero uno, ma anche ai miei genitori, a mio nonno e alla mia fidanzata che non si perdono una partita. Ringrazio le tante persone che mi hanno contattato riempiendomi di complimenti nelle ultime ore. Ho beneficiato di una bellissima vetrina. Domenica andremo al PalaGlobo nel tentativo di invertire i pronostici». Il 26 aprile si giocherà gara 5 nel quartier generale frusinate. I tifosi si stanno già organizzando in massa per partire in pullman. Per info contattare Francesca dopo le ore 14 (telefono 331/7429635).