L’abbattimento delle barriere architettoniche e la piena accessibilità a tutti i luoghi e gli spazi giocano un ruolo fondamentale in termini di qualità della vita. Infatti, le città dove si presta maggiore attenzione a questa tematica sono, non a caso, quelle che conquistano i primi posti nelle classifiche dove si vive meglio. Meglio quindi capire come si definiscono le barriere architettoniche, come si abbattono e che cosa dice la normativa attualmente in vigore.
Quando si parla di barriere architettoniche, si fa riferimento a un qualunque ostacolo che impedisce l’accesso a persone che per cause diverse hanno una mobilità ridotta. Si può trattare di scale, gradini, marciapiedi senza rampe, pendenze, porte strette e molto altro ancora.
Non si tratta solo ed esclusivamente di persone disabili ma il problema si pone anche a chi ha una ridotta mobilità temporanea come chi ha una gamba ingessata dopo un’incidente o un’operazione. E che dire poi delle persone anziane? Spesso fanno fatica a muoversi e usano supporti come il bastone. Per loro diventa difficile girare per la città e per i suoi edifici se ci sono continui scalini e scale da fare.
Per riassumere in poche parole, ci sono fondamentalmente due modi per abbattere le barriere architettoniche. Il primo, e il preferibile, prevede di progettare con maggiore attenzione edifici e altre strutture affinché non ci siano barriere che blocchino l’accesso.
Tuttavia, la prima strada non è sempre percorribile, in particolare per tutti gli edifici e spazi che sono stati progettati prima che si ponesse l’attenzione sul tema. La seconda strada per abbattere le barriere architettoniche è utilizzare delle soluzioni e tecnologie che consentano la fruibilità e gli spostamenti. Può trattarsi di una rampa oppure di una piattaforma elevatrice disabili.
Forse non tutti sanno che in Italia vige una legge apposita in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche. Non è una novità degli ultimi anni poiché la legge è datata 1989. Insomma, è da oltre 30 anni che bisognerebbe prestare più attenzione alle barriere architettoniche e al loro abbattimento.
Il riferimento è la legge 13/89 la quale stabilisce che tutti gli edifici, nonché le singole unità abitative, devono essere accessibili a tutti, comprese le persone che hanno una qualche disabilità fisica grave. È inoltre reso obbligatorio installare un ascensore in tutti gli edifici che constano di più di tre piani.
Non si tratta solo ed esclusivamente di una legge che è stata introdotta a fine anni 80 ma il diritto di accesso agli edifici, soprattutto se pubblici dove si prestano servizi al cittadino, è un diritto sancito dalla Costituzione. Purtroppo, è evidente che nelle città italiane esiste un enorme problema di barriere architettoniche. Sebbene sia vigente questo quadro normativo, tutt’oggi sono progettati e realizzati edifici che hanno barriere architettoniche e non garantiscono l’accesso a disabili, ipovedenti, anziani, carrozzine per neonati etc. Si riscontra il problema anche in opere pubbliche, purtroppo.