PORTO POTENZA PICENA – Tutto pronto per l’appuntamento con la storia. Il sogno della finalissima per lo scudetto è a un passo.
Gara di ritorno della semifinale play off del massimo campionato italiano di basket in carrozzina. I portopotentini della S. Stefano-Banca Marche domani (8 aprile) a Cantù alle ore 20,30 difenderanno con le unghie e con i denti i 3 punti di vantaggio conquistati con la vittoria di una settimana fa in casa contro i lombardi dell’Unipolsai Briantea 84. Il PalaSeveso sarà un catino gremito. Bisognerà vincere o non perdere con più di 3 punti di scarto per approdare ad una storica finale scudetto che, con ogni probabilità, vedrà dall’altra parte una Porto Torres che ha già vinto agevolmente l’altra semifinale contro Giulianova. I ragazzi allenati da coach Roberto Ceriscioli sono concentratissimi.
Durante gli allenamenti della settimana si è respirata un’aria differente dal solito: sguardi intensi, massima attenzione, grinta alle stelle anche nella partitella di fine allenamento. “A Cantù daremo tutto! Siamo a un passo dalla storia. Per una partita così le motivazioni e la grinta non possono che essere al top”, dice coach Ceriscioli. E lo si è già visto nella gara di andata di sabato scorso al PalaPrincipi vinta dalla S. Stefano 51-48 al termine di un match splendido. I portopotentini sono stati protagonisti di una grandissima partita, ai limiti della perfezione, fatta di grande organizzazione di squadra e di un’intensità difensiva che ha indotto i canturini a sbagliare tanto in attacco.
A Porto Potenza è cresciuta nei giorni scorsi l’attesa per il big match di Cantù. C’è fermento e curiosità attorno alla squadra di basket in carrozzina portopotentina che è al cospetto di un appuntamento con la storia. I tifosi seguiranno la squadra con un pullman granturismo. Anche il Sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli, che ha spesso seguito la squadra nelle gare casalinghe quest’anno, fa sentire il suo sostegno ai ragazzi: “Un enorme in bocca al lupo alla S. Stefano. Per il nostro Comune è un orgoglio e un onore avere una squadra ai massimi livelli in uno sport paralimpico”.