di Sergio Silvi
MARCHE â Casi di listeriosi umana nelle Marche. Nessun allarmismo, ma due anziani nelle province di Ancona e Macerata sono morti.
Al momento sono in corso indagini dellâASUR ed Istituti zooprofilattici in collaborazione con lâistituto Superiore di SanitĂ e Ministero della Salute.
Accertato che lâaumento dei casi è stato causato da uno specifico ceppo di Listeria isolato, sino a oggi, in 13 pazienti, che hanno unâetĂ media di 72 anni, 12 dei quali erano affetti da patologie o condizioni debilitanti o erano in terapia con farmaci che riducono la risposta immunitaria. Tra questi pazienti giĂ debilitati si sono registrati, nei mesi scorsi, due decessi, "non direttamente collegati al consumo dellâalimento contaminato che è stato identificato dalle autoritĂ sanitarie nel gennaio 2016". Un alimento a base di carne, denominato âcoppa di testaâ, la cui produzione e distribuzione è stata subito bloccata in via precauzionale.
La Listeria è un batterio molto diffuso nellâambiente, tollerato negli alimenti entro i limiti previsti dalle norme europee, e la ricerca dellâalimento contaminato causa della malattia può essere complessa perchĂŠ il tempo di insorgenza dei sintomi, nelle forme diffuse, può arrivare a 70 â 90 giorni dallâassunzione del cibo contaminato. La maggior parte dei soggetti adulti in buona salute, dopo il consumo di alimenti contaminati da Listeria, non presenta comunque alcun sintomo, oppure può manifestare sintomi simil influenzali o gastroenteriti. Il rischio di sviluppare una malattia grave (in particolare sepsi e meningiti) è piĂš elevato solo per anziani e per persone affette da altre patologie che determinano la diminuzione delle difese immunitarie, o per uso di farmaci immunosoppressori. Nella donna in gravidanza lâinfezione può causare aborto o sepsi neonatale.
Materiale informativo è in distribuzione alle Direzioni Mediche ospedaliere, ai Medici di famiglia, ai Dipartimenti di Prevenzione e ai Distretti sanitari delle Marche per garantire una corretta informazione alle persone a maggior rischio di sviluppare la malattia.
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