Il caffè è la bevanda più bevuta in Italia, soprattutto al mattino e durante le pause pranzo-lavoro. Ma causa anche degli effetti. Quali?
Il caffè, è la bevanda che in Italia, si beve maggiormente, soprattutto a colazione, dà quella forza di svegliarsi per iniziare al meglio le proprie giornate di lavoro. Addirittura cantanti o gruppi vari, gli hanno dedicato delle canzoni, come quella dello Zecchino d’oro “il caffè della Peppina”, famosissima, oppure “Coffee and Tv” dei Blur, gruppo britannico conosciutissimo.
Che sia caffè della moka, delle macchinette con cialde, è fondamentale prenderlo. Ma ha anche degli effetti, che possono causare dei problemi per chi ne soffre. Il caffè infatti contiene dell’acido clorogenico. Cosa fa? Stimola la digestione e fa correre in bagno. Ma fa bene?
Il caffè, si beve appena svegli perché al suo interno la caffeina, stimola la ripresa del sistema nervoso centrale, aumentando qualità come l’umore, l’attenzione e le emozioni, per poter ricominciare le giornate al meglio. C’è chi ne beve soltanto una semplice tazzina e chi ne assume intere caffettiere per stare al meglio.
Bisogna stare attenti però, in quanto il caffè causa effetti digestivi fin troppo rapidi per chi non è troppo abituato. La pianta del caffè, ha infatti delle qualità acide, che stimolano l’evacuazione e causano la corsa in bagno. Non è la caffeina al suo interno che provoca tutto ciò. Se accompagnato con l’acqua, per chi vuol digerire, è un ottimo aiuto.
Inoltre, bisogna fare un po’ attenzione per chi ne beve anche un po’ troppo. Infatti, aumenta la pressione, e stimola la tachicardia.
È un vero e proprio lassativo, che aiuta chi magari il giorno prima ha mangiato un po’ troppo e non riesce a digerire. Ha una rapidità digestiva, che probabilmente non hanno medicinali che possono anche causare problemini ed effetti indesiderati.
Il caffè, mette in moto, così, organi interni come il colon aiutando la digestione. È stata davvero una grande scoperta per il mondo occidentale. Il caffè è una pianta di origine africana, asiatica e sudamericana, e gli europei, cominciarono ad importarla dopo la scoperta dell’America.