Questa mattina, stroncato da un malore in bici a Camerata Cornello, in provincia di Bergamo, è morto un ex campione di mountain bike. Inutili i soccorsi.
Si è sentito male mentre pedalava in sella alla sua bicicletta per recarsi dalla sorella ed è finito al suolo privo di sensi. È morto così un ex campione di mountain bike di 48 anni nella tarda mattinata di oggi a Camerata Cornello, in provincia di Bergamo.
Vedendo il 48enne riverso a terra, alcuni ciclisti hanno chiamato il numero unico per le emergenze. Immediatamente si è attivata la macchina dei soccorsi ed è stato inviato sul posto un equipaggio del 118. Nulla da fare per la vittima: alla fine è stato possibile solo appurarne il decesso.
Camerata Cornello, malore in bici: morto l’ex campione di mountain bike Dario Acquaroli
Dario Acquaroli, ex campione di mountain bike, è morto intorno alle 13 di questa mattina, domenica 9 aprile, a Camerata Cornello, piccolo centro di circa 600 abitanti della provincia di Bergamo.
Il 48enne, residente a San Pellegrino Terme, sembra si stesse recando dalla sorella, per il pranzo di Pasqua, in sella alla sua bici. Durante il tragitto, però, scrivono la stampa locale e la redazione di Leggo, avrebbe accusato un improvviso malore ed è crollato al suolo. Alcuni ciclisti, notando l’uomo a terra, hanno lanciato l’allarme.
In pochi minuti sul posto sono arrivati gli operatori sanitari del 118 e gli uomini del Soccorso Alpino. Allertata anche l’eliambulanza per l’eventuale trasporto in ospedale del ciclista. Purtroppo, però, l’elisoccorso è ripartito vuoto: i sanitari, difatti, dopo svariati tentativi di rianimazione, si sono dovuti arrendere all’evidenza dichiarando la morte del 48enne, stroncato da un malore.
Acquaroli aveva fatto la storia nella mountain bike vincendo diversi trofei in carriera tra il 1992 ed il 2005, tra cui due titoli europei e due titoli mondiali vestendo, riferisce Leggo, le maglie delle società Team Bianchi, Full-Dynamix e Sintesi Larm.
Tanti i messaggi di cordoglio che nelle ultime ore sono apparsi sui social per la famiglia dell’ex campione, tra cui anche quello della Federciclismo che ha pubblicato una nota sul proprio sito.