FUTSAL – Ormai è un dato di fatto: il Cus Macerata è la culla del futsal.
E delle vittorie. Dopo la vittoria del campionato provinciale Under 10 Csi, l’Ente universitario ha fatto il bis, trionfo anche per la formazione Under 14 nel torneo provinciale organizzato dal Centro Sportivo Italiano. Si è fatta la storia. Non solo infatti il Cus archivia la gran doppietta, è addirittura 4° titolo consecutivo per questo gruppo allenato da Michele Zampolini.
Dinastia? Dittatura sportiva? Scegliete voi l’espressione che più coglie la supremazia dei cussini, risultati che danno sempre più entusiasmo al lungimirante progetto della Scuola calcio a5 voluta dal presidente Antonio De Introna. Un movimento vastissimo, il Cus ha partecipato infatti al campionato Under 14 con due squadre che curiosamente il calendario ha messo di fronte nell’ultima giornata. Felicissimo Michele Zampolini.
Mister è stata Norcia, dunque una squadra umbra, la rivale più dura…”Sì, era l’unica non maceratese e là avevamo subito l’unica sconfitta. Decisiva è stata la vittoria del ritorno 8-1”.
E’ stata gara vera l’ultima in famiglia e come ti sei sdoppiato? ”E’ stata sfida vera perché a questa età c’è sempre competizione, ma il Cus A gioca insieme da 4 anni ed è più forte. Nell’occasione ho allenato il gruppo B che ne aveva più bisogno”.
Perché due team? ”Avevamo tantissimi tesserati e i ragazzi erano troppo piccoli per il campionato Allievi. La seconda squadra è completamente nuova”.
Dopo tante vittorie quale obiettivo manca e può essere centrato? ”Vorremmo allestire anche l’Under 8 così da completare la Scuola Calcio. Poi sarebbe bello se i nostri talenti potessero approdare nella Prima squadra in serie B Nazionale”.
La formazione campione: Rocco Menichelli, Ettore Acerbotti, Lorenzo Braccialarghe, Pietro Ciarrocchi, Simone Frattani, Federico Giustozzi, Filippo Giustozzi, Alessandro Urbani, Flavio Merlini, Tommaso Morelli, Andrea Nicolì, Fabrizio Spinali, Leonardo Scuppa, Ludovico Serafini. Allenatore Michele Zampolini, vice Leonardo Maccioni, dirigenti Carlo Ciarrocchi e Francesco Menichelli.