SPORT – Trentatre anni da compiere il prossimo venti gennaio, un metro e ottanta di muscoli e una grande passione per il calcio.
E’ la bella storia del senegalese Abdoulaye Gueye, per tutti Laye, che ha esordito nei giorni scorsi nei campionati Tec con la maglia de I Sette Re di Roma c5. Un incontro casuale, quello della scorsa estate, con il presidente Xeneixe Emanuele Trementozzi che lo ha subito portato in squadra e lo ha promosso, nel match d’esordio contro il Gruppo Arbitri Marche, anche capitano di gialloblu.
Laye, perfettamente integrato in Italia, da anni nelle Marche, operaio in un’azienda del posto, ha coronato il suo sogno di tornare a giocare dopo aver superato brillantemente la visita medico-sportiva. Ben accolto da tutti i compagni, sempre presente agli allenamenti, Laye può considerarsi del tutto un “civitanovese”.
Vive e lavorA nella nostra città, infatti e sa farsi volere bene da tutti. “Siamo felici di avere Laye con noi – afferma orgoglioso il presidente Emanuele Trementozzi – Da quando ci siamo conosciuti in estate siamo stati sempre in contatto e, a settembre, ha mantenuto fede all’impegno preso e non ha mai mancato un allenamento. Poi, la settimana scorsa, l’idoneità sportiva e l’esordio. Abbiamo voluto omaggiarlo della fascia di capitano per testimoniargli il nostro affetto e la nostra riconoscenza, la Boca Sette Colli è fiera di aver dato al nostro Laye l’opportunità di tornare a giocare”.
“I campionati Tec dimostrano, semmai ce ne fosse ancora bisogno, cosa significhi per noi lo sport e l’integrazione – afferma il dirigente della Tec Joris Verrucci, anche responsabile del Gruppo Arbitri Marche – Laye si è dimostrato in campo rispettoso ed estremamente educato, siamo contenti di aver inserito anche lui all’interno del nostro circuito”. Per Laye, dunque, esordio da capitano e tante dimostrazioni di affetto. E, sebbene la partita sia terminata con una sconfitta, la Boca e la Tec hanno già vinto la gara dell’amicizia.