«Domani, mercoledì, discuteremo anche delle misure restrittive» nella riunione con le Regioni, il ministro Speranza e il commissario Arcuri». Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, a Giovanni Floris durante DiMartedì su La7 ieri sera.
«Penso che sia utile e necessario restringere ancora di più durante le festività – ha aggiunto -. Questa è la posizione che viene fuori dal Cts, dalle Regioni e ce lo chiedono i comuni».
«Dalle giornate prefestive in poi, fino al 6/7 è più utile per tutti chiudere il più possibile. Penso che, terminata la fase di zonizzazione, è necessario poi chiudere il più possibile con un colore unico. Se la domanda è si fa il cenone di Natale? La mia risposta è no, dal mio punto di vista. Ipotizzare assembramenti è folle. Ipotizzare il cenone oltre i conviventi è una cosa sbagliata», ha aggiunto il ministro per gli Affari Regionali.
Gli scenari – Ecco in sintesi cosa succederà se il Governo deciderà di ‘colorare’ l’Italia di arancione o di rosso per il periodo festivo e cosa, invece, è attualmente consentito o non consentito nella maggior parte delle regioni che ora sono gialle, tenendo conto che le scuole rimarranno chiuse per le festività e che andrà capito per quanto resterà in vigore un eventuale provvedimento restrittivo.
ZONA ROSSA: vengono applicate le misure più restrittive previste dal governo. L’uscita di casa va motivata, sono chiusi bar, ristoranti, negozi, la Dad è prevista dalla seconda media in poi (anche se durante le festività le scuole rimarranno tutte chiuse). E’ vietato spostarsi da un Comune all’altro, nonchè uscire od entrare nella Regione. Torna l’autocertificazione anche per gli spostamenti all’interno di una città .
ZONA ARANCIONE: I ristoranti e bar restano chiusi per tutta la giornata. I negozi restano aperti. La Dad è prevista solo alle superiori. La circolazione all’interno di un Comune è permessa ma non lo è abbandonare il proprio Comune di residenza, domicilio o abitazione. E’ vietato entrare o uscire dalla Regione.
ZONA GIALLA: Attualmente le regioni ‘giallè devono rispettare misure restrittive più «morbide» previste dal Dpcm. I ristoranti e i bar sono aperti fino alle18, i negozi restano aperti fino a orario di chiusura. I centri commerciali sono chiusi nei weekend. E’ possibile spostarsi all’interno della Regione e da una Regione gialla all’altra.