Un metodo di allenamento intensivo da circuiti non molto lunghi per bruciare grassi in poco tempo; è il protocollo Tabata e sta spopolando sul web.
Di metodi di allenamento ce ne sono diversi, il Tabata prevede circuiti brevi ma intensi per riuscire a bruciare quanti più grassi nel minor tempo possibile. Scopriamo questa tecnica e come funziona.
Chi non vorrebbe bruciare grassi in poco tempo così da riuscire ad ottenere la forma fisica desiderata, utopisticamente parlando è un sogno praticamente di tutti. Nella realtà dei fatti c’è però da dire che quando si decide di intraprendere un percorso dimagrante che deve comprendere anche l’attività fisica, c’è bisogno sempre di tempo per ottenere i giusti risultati.
Questo però non vuol dire escludere la possibilità di praticare attività particolarmente intensive che, proprio per questo motivo, ci aiutano a ridurre i tempi per raggiungere gli obiettivi che ci siamo preposti. È il caso del metodo di allenamento Tabata, protocollo ideato negli anni ’90 dall’omonimo scienziato giapponese. Si tratta di un metodo che nasce con l’obiettivo di migliorare le caratteristiche anaerobiche oltre soglia, in altre parole si parla di tratta di circuiti svolti al massimo dell’intensità con recupero passivo.
Come si struttura un allenamento Tabata: facciamo un esempio
La caratteristica principale di questo metodo è che il circuito si effettua per un massimo di 4 minuti e ogni esercizio è intervallato da 10 secondi di recupero passivo, termine tecnico che serve ad indicare un recupero in fermo in cui non si fa altra attività muscolare.
Vista la durata dei 4 minuti, il metodo Tabata è anche conosciuto come “Guerrilla cardio” proprio a sottolineare l’intensità dell’allenamento ed utile sia per aumentare la soglia aerobica che anaerobica. Prima di iniziare a seguire questo protocollo è bene però conoscerlo e capire se è qualcosa ce può fare al caso nostro.
Primo punto fondamentale per approcciarsi a questo metodo è la costanza; secondo il suo ideatore, per vedere i primi risultati è necessario svolgere i circuiti 5 giorni a settimana, in maniera consecutiva, per 6 settimane. Per il resto si può praticare facilmente a casa senza attrezzature. Si inizia con un buon riscaldamento per poi passare al circuito vero e proprio. Ne esistono ovviamente varie tipologie, ma un buon esempio potrebbe essere così composto: squat, plank, flessioni e jumping jack.
Come si può notare si tratta di pochi esercizi, che vanno ripetuti per un massimo di 6-7 volte. Ogni esercizio va mantenuto per 20 secondi e deve essere sempre seguito da 10″ di recupero. Al termine dei 4 minuti è indispensabile la fase di defaticamento.