Bucce d’arancia, perché continui a buttarle via? Se le riutilizzi così resterai a bocca aperta: risultati straordinari.
Gli italiani amano consumare sicuramente frutta e verdura in quantità: tra i regimi alimentari più seguiti nel Bel Paese, c’è sicuramente la dieta Mediterranea.
L’Italia è un Paese strepitoso dal punto di vista del settore agroalimentare: in tutte le Regioni ci sono specialità di ogni tipo. Il Sud, in particolare, ospita aziende agricole di grandissimo successo. Tra i frutti più prodotti dai nostri terreni è impossibile non prendere in considerazione l’arancia.
Secondo le stime, la produzione di agrumi si concentra principalmente proprio nelle regioni meridionali: la Sicilia produce circa 2/3 dell’intero raccolto, seguito dalla Calabria e dalla Campania. Bene anche Puglia e Basilicata, con la Sardegna che è comunque in prima fila. Le nostre arance hanno un sapore unico e sono sempre ricche di succo. Il problema è che la maggior parte dei consumatori, una volta eliminata la parte esterna, tende a buttare nell’immondizia le bucce. Nulla di più sbagliato: con le scorze d’arancia è possibile fare un qualcosa di straordinario.
Bucce d’arancia, perché le butti? Usale così e resterai sconvolto
Dopo aver mostrato la grande utilità delle bucce di limone, quest’oggi spostiamo la nostra attenzione sulla parte più esterna delle arance.
Forse non tutti lo sanno, ma anche sulla buccia ci sono alti livelli di nutrienti di non poco conto. La scorza d’arancia, ad esempio, è fonte di pectina, una fibra che combatte problematiche come la stitichezza. Per alcuni studi importanti, questo nutriente gioca anche un ruolo importante nel favorire la regolarità intestinale e nel ridurre i bruciori di stomaco.
La ricetta che stiamo per proporvi è un qualcosa di sensazionale: con la parte esterna di un’arancia, infatti, potete ricreare un particolare sale aromatizzato. Il “nuovo” condimento può essere utilizzato su piatti a base di pesce, di carne bianca e di crostacei. Prendete le bucce di due arance non trattate e 400 g di sale grosso, mettete tutto in un frullatore e azionatelo. A questo punto, dopo qualche minuto, infornate la nuova miscela a 70 gradi per una quarantina di minuti.
Conservare il sale aromatizzato è infine una pratica assai semplice: basterà mettere tutto in un barattolo con chiusura ermetica dopo la fase di cottura.