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Bufera sul web, sequestrati 103 siti che vendevano prodotti contraffatti

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michael

MACERATA – La Gdf di Macerata ha sequestrao 103 siti internet che commercializzavano on line oltre 184 milioni di prodotti contraffatti di abbigliamento ed accessori di noti marchi nazionali ed internazionali.

Le indagini hanno accertato che i gestori dei siti avevano collocato all'estero gli indirizzi I.P. (Internet Protocol Address) nell'intento di sviare i controlli. In particolare i paesi in cui risultavano collocati i siti e i server ospitanti le inserzioni di vendita dei prodotti, erano situati in Lussemburgo, Spagna, Australia, Stati Uniti, Turchia, Hong Kong, Panama, Cina e India.

Alcuni dei nomi riconducibili ai domini dei siti posti riportavano proprio i nomi di famosi brand nazionali ed esteri ed ogni sito, al suo interno, conteneva prodotti di ogni tipo, acquistabili per diverse taglie e quantità. Una simulazione a campione di acquisto, effettuata su 5 siti web, ha permesso di rilevare che solo su questi risultavano commercializzati oltre 184 milioni di prodotti individuabili in relazione al numero dei pezzi e alla diversità di taglie e colore ordinabili dai visitatori.

Gli articoli proposti in vendita erano distribuiti su diverse migliaia di pagine, visitate giornalmente da altrettanti utenti. Tutti molto noti e di rilievo internazionale gli oltre 150 marchi falsificati, tra cui Ferrari, Armani, Moncler, Aeronautica Militare, Peuterey, Louis Vuitton, D. & G., Prada, Gucci, Fossil, Fendi, Adidas, Bulgari, Cartier, Diesel, Rayban, Versace, Hogan, Rolex, Cavalli, Nike, Oakley, Kappa, Givenchy, Boss, Carrera, Longines, Miu Miu.

Al fine di verificare l'autenticità dei prodotti, le Fiamme Gialle di Macerata, d'intesa con l'Autorità Giudiziaria, hanno contattato  sia i titolari dei marchi licenziatari o delle società che tutelano il marchio sul territorio nazionale, sia i relativi consulenti in possesso delle necessarie competenze tecniche, allo scopo di ottenere specifiche perizie in relazione ai prodotti individuati sui siti. Ogni prodotto acquistabile, presente sulle pagine web, è stato repertato e individuato quale prodotto contraffatto in relazione all’assenza di caratteristiche specifiche presenti nei capi originali. Gli esiti di tali attività hanno consentito di accertare che gli articoli erano di qualità tale da trarre in inganno i potenziali acquirenti, anche perché posti in vendita a prezzi non eccessivamente inferiori a quelli ufficiali di mercato.

Per poter bloccare il funzionamento dei siti, il decreto di sequestro è stato notificato ad oltre 80 Internet Service Providers che hanno preceduto a re-indirizzare il traffico su una pagina richiamante gli estremi del sequestro penale eseguito.

michael

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