Quali sono gli affettati più salutari? Alcuni sono più indicati di altri da aggiungere alla dieta, scopri la classica.
Il tacchino, il prosciutto, il roast beef o il salame, gli affettati sono tra gli alimenti più consumati, in quanto buoni e veloci. L’aggiunta di affettati al panino può rendere il pranzo gustoso e anche conveniente. Tuttavia mangiare salumi potrebbe non essere così salutare.
Indubbiamente hanno i loro vantaggi, sono comodi: non è necessario tagliarli o cucinarli. Basta comprare l’affettato preferito (confezionato o fresco che sia), metterlo in un panino o in un involucro e uscire di casa. I salumi sono, inoltre, ricchi di proteine, di vitamine e minerali importanti per la salute come ferro, zinco e vitamina B12.
Gli affettati più salutari da inserire nella dieta: dal più calorico al minore
Il rovescio della medaglia è che gli affettati sono ricchi di sodio e, alcuni, sono anche ricchi di grassi saturi, due elementi di cui bisogna fare particolare attenzione se si soffre di malattie cardiache o di pressione alta.
Non solo a livello di nutrienti, gli affettati si possono dimostrare molto calorici e quindi inadatti ad una dieta salutare. Facendo riferimento a 100 grammi di prodotto, infondo alla classica si può trovare l’amato salame, che nelle sue varietà parte da 350 fino a superare le 400 calorie. Intorno alle 300 calorie, invece, si possono trovare speck, mortadella di suino e pancetta. Al di sotto delle 300 calorie si possono trovare il prosciutto crudo e le sue qualità: il classico contiene 223.70 kcal, crudo magro 159 kcal, crudo magro San Daniele 136 kcal e crudo di Parma 267 kcal. A seguire si può trovare la bresaola 151 calorie, mentre ad aggiudicarsi il premio come affettato meno calorico è il prosciutto cotto con 132 kcal.
Non tutti gli affettati sono adatti ad una dieta sana e nutriente e si consiglia un’assunzione massima di 2 volte la settimana. Oltre ad essere calorici, possono favorire lo sviluppo di alcune malattie cardiache, cancro e diabete. Questo è legato a molti fattori, ma uno dei colpevoli è il sodio. Il sodio è circa il 400% in più, in media, nelle carni lavorate rispetto a quelle non lavorate. Troppo sodio può irrigidire i vasi sanguigni e stressare cuore e reni. Per questo vanno limitati, o scegliere con saggezza quelli da assumere.