Da un paio di giorni siamo tornati all’ora legale. Ma può comportare problemi per la nostra salute? Vediamo
Tra la notte di sabato 25 e domenica 26, siamo tornati all’ora legale, che comporta alla nostra vita un allungamento delle giornate, con maggior luce solare che garantirà allo stesso tempo meno spese per l’illuminazione domestica ed qualche risparmio nel pagamento delle bollette.
Questo è sicuramente un bene, visto che ancora qualche fattura è abbastanza alta, alcune famiglie vivono con bonus statali per permettersi il pagamento di queste bollette. Ma oltre ai problemi economici, pare che l’ora legale possa comportare qualche problemino alla nostra salute.
Tra le 2 e le 3 del 25-26 marzo, tutto il mondo ha spostato le lancette dei propri orologi avanti di un’ora. Quindi abbiamo dormito di meno e la giornata si è allungata comportando qualche difetto soprattutto nel sonno. Ma qualcuno ha saputo recuperare nel pomeriggio, le ore perse di notte.
Intanto, sembra che, gli esperti abbiano sottolineato che, causa il passaggio all’ora legale, il ritmo circadiano del corpo umano possa subire qualche effetto. Con aumenti di problemi digestivi, ed anche di attenzione e concentrazione, dovuti al poco sonno.
Ma a preoccupare, secondo i medici, possono essere il crescente numero di problemi cardiaci come infarti, infortuni in condizioni di lavoro o incidenti stradali.
Ecco cosa sostiene il professor Giuseppe Plazzi: “Il passaggio da ora solare all’ora legale, in questo periodo di primavera, è una delle principali cause di leggeri ma importanti aumenti di incidenza di patologie cardiovascolari acute come infarti ed ictus.”
“Questo-continua il professore– “ è anche causato dalle poche ore di sonno notturno.” Il nostro corpo tenta di rimettersi in moto al cambio delle abitudini quotidiani, e c’è il rischio di qualche problema che potrebbe susseguire.
Possono anche esserci problemi sullo stato dell’umore, ci possiamo svegliare più cupi ed arrabbiati, rispondere male e duramente a chi ci dà da parlare subito al mattino. Capita spesso, proprio perché non dormendo abbastanza, le reazioni possono essere fastidiose e spropositate.
Il professore, inoltre, non consiglia di prendere medicinali autonomamente, senza aver avuto un colloqui col proprio medico curante, soprattutto i sonniferi, potrebbero comportare grande dipendenza.