VISSO – Il progetto Life Coornata per la tutela del camoscio appenninico, ha ricevuto un ennesimo ed importante riconoscimento.
La Commissione Europea infatti ha selezionato il progetto tra i "best life project" per il 2015, cioè tra i 23 migliori progetti Life Natura, graduatoria che vede due soli progetti italiani rappresentati. La premiazione avrà luogo il 31 maggio prossimo a Bruxelles. Il progetto è inoltre in lizza anche per poter essere selezionato tra i 5 migliori Life in assoluto, i "Best of the Best" dei Life Natura e Biodiversità, il cui esito sarà annunciato nel corso della cerimonia stessa.
Un'esperienza di successo tutta italiana che ha visto collaborare tra loro tutte le aree protette coinvolte nella conservazione di questa importante sottospecie endemica, presente solo nell'Appennino centrale. Questo straordinario risultato è frutto della professionalità e della passione con la quale tutte le attività previste sono state portate a termine dal personale dei Parchi e da tutti i soggetti coinvolti dal progetto – tra i quali la Legambiente, il Corpo Forestale dello Stato e l'Università di Siena – e che rappresenta il punto di arrivo di una lunga avventura iniziata nei primi anni '90.
Il Camoscio appenninico ha infatti sfiorato l'estinzione nella prima metà del '900 ed è stato salvato grazie all'istituzione del Parco Nazionale d'Abruzzo e alle operazioni di reintroduzione avvenute con successo nei Parchi Nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga e della Majella; le più recenti reintroduzioni nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e nel Parco Regionale del Sirente-Velino, realizzate grazie anche al progetto Life Coornata, hanno consentito di attuare pienamente gli obiettivi del Piano d'Azione nazionale per la conservazione del camoscio appenninico, assicurandone la sua conservazione nel medio e lungo periodo. L'operazione aveva anche ottenuto nel 2010 il premio "Panda d'oro" del WWF Italia e il premio "Ambientalista dell'anno 2014" della rivista "La nuova ecologia". La neocolonia di camoscio appenninico dei Sibillini conta ora oltre 70 individui, la cui salvaguardia richiede ancora attente azioni di monitoraggio e gestione.