Il tumore al seno, si sa, è una della malattie più diffuse tra il genere femminile. Ma come fare per prevenirlo e quali sono gli strumenti per facilitare una diagnosi veloce.
Secondo le statistiche, quello della mammella è uno dei tumori più diffusi tra il genere femminile. Una malattia che, se presa in tempo, può essere combattuta in modo assolutamente efficace. E’ la diagnosi precoce che risullta di fondamentale importanza. Basti pensare che, quando la diagnosi avviene in fase poco avanzata, circa l’87% delle persone riesce a guarire.
Ma quali sono gli strumenti fondamentali per fare prevenzione per salvaguardare la salute? Gli screening sono di estrema importanza e variano in base all’età. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire più nel dettaglio quali sono gli esami da fare e quando è utile scegliere uno screening piuttosto che l’altro. Tutto quello che c’è da sapere sugli strumenti per prevenire il tumore al seno.
Se una donna ha meno di 40 anni dovrebbe almeno una volta, sottoporsi ad una visita con tanto di mammografia. In caso di menopausa, in genere sopra i 50 anni, o in fasi di contraddistinte da terapie ormonali, è bene sottoporsi ad ecografia e mammografia.
Un caso particolare, invece, è quello delle persone che hanno già una predisposizione familiare. In quel caso, è opportuno sottoporsi agli screening in modo più frequente e a prescindere dall’età. Oltre agli screening classici, poi, è opportuno anche avere alcuni accorgimenti che apparentemente possono sembrare innocui, ma in realtà possono fare la differenza.
Ne è un esempio l’autopalpazione del seno che, accompagnata agli screening citati poco fa, può aiutare a scoprire in tempo se il seno ha qualcosa che non va. Ma esistono dei segnali che possono farci riflettere sulla possibile presenza di un tumore al seno?
Solitamente si assiste alla comparsa di un nodulo. Stesso discorso vale per la retrazione del capezzolo. Solitamente si può notare anche un rossore intorno al capezzolo oppure una tumefazione nella zona delle ascelle.
Nel caso in cui ci si sente un nodulo al seno, allora si può procedere anche con un’ago biopsia oppure con un’ecografia mammaria. Si procede, nello specifico, con un esame istologico per capire se si tratta di cellule benigne o maligne.
Solitamente si procedere, in caso di tumore maligno, con l’intervento chirurgico. Successivamente, poi, si procede con ulteriori trattamenti come chemioterapia, immunoterapia, radioterapia, ecc, in base al caso specifico.