MARCHE â Nelle Marche sarĂ possibile utilizzare i derivati della cannabis a scopo terapeutico.
La Giunta ha approvato il regolamento attuativo della legge regionale n.1/2013 che prevedeva lâimpiego di questa sostanza nellâambito del Servizio sanitario regionale. Dopo tre anni dallâapprovazione, lâesecutivo Ceriscioli dĂ concreta attuazione alla normativa. I malati affetti da alcune gravi patologie avranno a disposizione unâopportunitĂ terapeutica aggiuntiva a supporto dei trattamenti standard, quando questâultimi non producono gli effetti desiderati o hanno provocato effetti secondari non tollerabili o, ancora, quando lâincremento del dosaggio potrebbe causare effetti collaterali.
âLe linee di indirizzo forniscono uno strumento di consultazione semplice ed efficace, per i medici e i farmacisti, in modo da armonizzare le attivitĂ legate alla prescrizione, alla preparazione e alla fornitura dei medicinali a base di cannabis sul territorio regionale â spiega il presidente Ceriscioli â Lâobiettivo è assicurare lâomogeneitĂ di applicazione, il monitoraggio dei consumi e la riduzione dei tempi di erogazioneâ. Il regolamento disciplina gli aspetti organizzativi che coinvolgono gli operatori sanitari nella gestione (prescrizione e somministrazione) dei farmaci contenenti cannabis. Questi medicinali saranno a carico del Servizio sanitario regionale (Ssr) solo per i pazienti residenti nelle Marche. Saranno forniti dai centri autorizzati dalla Regione (le farmacie degli Enti del Ssr,) per il trattamento di alcune patologie, per via orale o inalatoria. Gli impieghi medici della cannabis sono finalizzati allâanalgesia con spasticitĂ dolorosa (sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale), alla gestione del dolore cronico (in particolare quello neurogeno), al controllo degli effetti indesiderati della chemioterapia (nausea e vomito) e alla stimolazione dellâappetito nella cachessia e anoressia nei pazienti oncologici o affetti da Aids e nellâanoressia nervosa. Altre applicazioni terapeutiche allâuso della cannabis sono quelle legate allâeffetto ipotensivo nel glaucoma resistente alla terapie convenzionali, oltre che nei casi di riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali presenti nella sindrome di Gilles de la Tourette, non ottenibile con i trattamenti standard.
Sergio Silvi