Consentire anche nelle Marche la capienza del 15% di pubblico negli impianti sportivi: la Conferenza delle Regioni ha raccolto con urgenza le richieste del presidente Acquaroli e ha sollecitato unitamente il ministro Spadafora per farsi carico della problematica in sede di Governo.
Una grave disparità quella che oggi impedisce alle Marche, alle società sportive, agli atleti e ai tifosi, di avere le stesse regole dei pari livello degli altri territori regionali e che penalizza fortemente tutto lo sport marchigiano.
“Una misura – ha spiegato l’assessore allo sport, Giorgia Latini – che in maniera unanime le Regioni, a seguito della forte presa di posizione della giunta Acquaroli, hanno ritenuto necessaria per non pregiudicare lo svolgimento degli eventi sportivi, seppure compatibilmente con la situazione epidemiologica di ciascun territorio. Ringraziamo le Regioni che hanno condiviso questa particolare istanza che ha posto le Marche in una ingiusta condizione di disparità, per una questione burocratica, interessando direttamente il ministro Spadafora affinché quest’ultimo possa riproporre al Governo la possibilità di adottare una soluzione che metta tutte le Regioni sullo stesso piano”.
L’ultimo Dpcm infatti prevede un massimo di 200 spettatori per gli eventi e le manifestazioni al chiuso e consente la deroga fino al 15% della capienza degli impianti solo nelle regioni in cui tale presenza di pubblico è indicata in un’ordinanza regionale emessa prima dell’ultimo Dpcm.
Le disposizioni in vigore nelle Marche, emanate dalla precedente amministrazione, non consentono la deroga del 15%. La conseguenza è che, in questo momento, negli impianti sportivi marchigiani possono entrate massimo 200 spettatori, mentre in altri impianti, anche distanti pochi chilometri, si può aumentare questa capienza percentualmente, arrivando fino alle mille persone.