Incredibile disavventura per il pilota della Ferrari ieri a Milano. Poi tutto è stato risolto con l’aiuto di passanti e polizia
Carlos Sainz, pilota spagnolo della Ferrari, dopo l’ottima prova con la Rossa al GP di Monza, dove è arrivato terzo alle spalle dei due della Red Bull il “cannibale” Verstappen e Perez non ha passato una tranquilla serata, in quel di Milano.
Tornato in città, infatti, intorno alle 20.30, il pilota iberico, è stato circondato da tre persone, che tramite una distrazione, gli hanno rubato un orologio dal valore di 300.000€ e sono fuggiti via. Tutto dinanzi allo sguardo di decine di persone presenti, in Via Manzoni, zona di lusso nel Quadrilatero della Moda. Ma, Sainz, non s’è dato per vinto.
Carlos Sainz, dopo il furto, ha cominciato a rincorrere i tre ragazzi, e con l’aiuto di cittadini, è riuscito a bloccare i ladri, che erano riusciti a fuggire ed ha riavuto l’orologio.
I tre ragazzi, sono marocchini, dell’età di 19-20 anni, già con precedenti per furto, ma hanno trovato, la persona sbagliata, che con caparbietà e volontà, si è fatti restituire l’orologio di grande valore. I ladri, sono stati fermati poi, in Via Montenapoleone
Ora, questi tre ladri, devono attendere la convalida del Giudice che molto probabilmente confermerà la loro chiusura al carcere milanese di San Vittore.
Dopo l’episodio, Sainz, è tornato in albergo, e sul suo profilo Twitter, ha scritto un messaggio ringraziando chi l’ha aiutato e chi si era preoccupato per le sue condizioni: “Come tanti di voi già sapete, ieri a Milano abbiamo avuto uno spiacevole incidente. Quello più importante è che stiamo tutti bene e che questa sarà ricordata solo come una spiacevole storiella, grazie a tutte le persone che ci hanno aiutato ieri, alla Polizia di Milano per il suo velocissimo intervento e grazie per tutti i vostri messaggi”.
Ma, non è la prima volta, che ciò accade ad un pilota della Ferrari. Vittima, fu anche Charles Leclerc, lo scorso mese di aprile, quando fu assalito da 4 persone, 3 uomini ed una donna, che rubarono un orologio al pilota monegasco.
Sempre nell’occhio dei malviventi gli alfieri della Rossa.