FOLIGNO – Tragedia, questa mattina nella caserma di Foligno.
Un carabiniere, Emanuele Lucentini, 50 anni, originario di Tolentino è morto dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola alla tempia, mentre si trovava nel cortile interno della caserma folignate.
Secondo una prima ricostruzione – in queste ore i vertici dell'Arma stanno cercando di ricostruire l'accaduto insieme al magistrato di turno – , il colpo sarebbe stato esploso accidentalmente, forse da un collega, nel corso del cambio turno.
Nato e vissuto a Tolentino, Emanuele si era arruolato nell’Arma e da diversi anni viveva a Spello con la moglie Stefania ei figli e lavorava presso il nucleo Radio Mobile di Foligno. Il padre Giancarlo Lucentini, ex cantoniere, vive a Tolentino con la mamma Vittoria Del Pupo. La sorella Daniela risiede, da quando si è sposata, a Porto Sant’Elpidio.
Il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha appreso la notizia in queste ore e si è detto profondamente addolorato per la morte di Emanuele, che conosceva personalmente, come tutta la famiglia. "In momenti così tragici – ha detto Pezzanesi – con il cuore pieno di dolore sono particolarmente vicino a tutti i familiari di Lucentini e al papà Giancarlo che noi tutti conosciamo bene e che si è sempre distinto per serietà e per aver lavorato con grande passione e professionalità. Emanuele era entrato convintamente nell’Arma dei Carabinieri con l’intento di essere utile agli altri e con la voglia di garantire la legalità e il rispetto delle norme. A nome mio personale e dell’Amministrazione comunale, oltre che della Città tutta, esprimo il nostro più sincero e affettuoso sentimento di condoglianze a tutta la famiglia Lucentini e inoltre siamo vicini all’Arma dei Carabinieri e in particolare a tutti quei colleghi che hanno conosciuto e lavorato al fianco di Emanuele, apprezzandone le doti umane e professionali. La Città di Tolentino piange oggi uno dei suoi figli migliori".