MARCHE – “Condizioni climatiche eccezionali con oltre due metri di neve in due giornate".
"Poi le nuove scosse di terremoto del 18 gennaio hanno determinato un'emergenza senza precedenti nelle Marche, a cui il sistema della Protezione civile regionale si è dovuto adeguare”. Lo ha detto il presidente Luca Ceriscioli nella sua relazione al Consiglio regionale. “Circa 1330 persone hanno lavorato il primo giorno sul terremoto, un numero molto grande, mentre già la domenica si è arrivati a 1600 unità”. Altro nodo, il balck-out elettrico che ha lasciato interi paesi senza luce per il quale la Regione ha diffidato l’azienda”.
Un livello particolare di attenzione ha riguardato le slavine e la situazione dei corsi d’acqua che comunque sono costantemente monitorati. “Io direi – ha affermato Ceriscioli – che l’emergenza è stata gestita in maniera ottimale; è chiaro che dal sistema sono emerse criticità, da cui io leggo anche un significato politico. Il sistema è comunque cambiato: i Comuni non sono più quelli di un tempo, e così pure le Province. Il sistema Paese allora deve farsi delle domande. Occorre garantirsi risorse sicure a cui attingere nel momento dell’emergenza”.
Ceriscioli ha poi chiuso l’intervento con il tema “animali”: “Persi 34 bovini, 153 ovini, 8 caprini, 2500 avicoli, questi sono i numeri veri – ha detto il presidente – e spazi alternativi per circa 4000 animali si sono resi disponibili dai primi di dicembre”.
“Non credo – dice Ceriscioli rivolgendosi alla protesta delle forze di minoranza che hanno abbandonato l’aula per il mancato coinvolgimento dei consiglieri di fronte alla nuova emergenza sismica – che da parte della Giunta ci sia stato un atteggiamento di chiusura verso coloro che volevano dare una mano. Le difficoltà sono tante e quindi l’esasperazione delle popolazioni è comprensibile ma “da qui a sette giorni tutto il pacchetto per la ricostruzione sarà disponibile. Il governo sta elaborando un nuovo decreto dovrebbe vedere la luce questa settimana”.
Tra le criticità, ad esempio l’accertamento delle agibilità (Fast): “Ora sarà in capo alla Regione e sugli effetti bisognerà aspettare qualche giorno”. “Confidiamo – ha concluso il presidente – che col nuovo decreto e con una forma di comunicazione nuova, più chiara, precisa e diretta, si possaripartire”.