Certificati per patenti senza ricevuta: 8 medici nei guai. Quasi un milione di evasione

MACERATA – Decine di migliaia di certificati medici per il rinnovo delle patenti rilasciati da otto medici del maceratese senza certificazione fiscale. Il tutto per un'evasione che si aggira intorno ai 900 mila euro. È stata un’indagine lunga e complessa quella portata a termine dalla Guardia di Finanza di Macerata, nei confronti di alcuni medici “certificatori” che collaborano con scuole guida o effettuano privatamente le visite necessarie al rinnovo o al rilascio delle patenti.

La prassi è quella di recarsi presso una qualunque scuola guida o presso lo studio dei medici certificatori per effettuare la visita medica, pagare un importo che oscilla tra i 25 e i 40 euro ed ottenere il rinnovo della patente. E’ il medico stesso che, dopo la visita, invia il certificato, da lui firmato, al Dipartimento per i Trasporti di Roma, che fino a qualche tempo ha avveniva via fax, da poco, invece, in via telematica. Non tutti i medici, come noto, sono abilitati all’accertamento dei requisiti fisici e psichici per il conseguimento o rinnovo della patente, ma solo quelli rientranti nelle categorie ben individuate dal Codice della Strada.

Attraverso una mirata indagine di polizia tributaria, i finanzieri hanno acquisiti concreti elementi di evasione fiscale perpetrata da ben 8 medici della zona. Il confronto tra i redditi dichiarati ed il numero dei certificati medici rilasciati ha immediatamente evidenziato palesi profili di irregolarità. Sono pertanto scattati i relativi accertamenti fiscali, con risultati sorprendenti: nel 70% dei casi è risultata omessa l’emissione di qualsivoglia certificazione fiscale.

Complessivamente, è stata accertata un’evasione fiscale di circa 900.000 euro: ogni professionista ha evaso mediamente, in pratica, oltre 100 mila euro.

Emblematico il caso di un professionista che, a fronte di oltre 20.000 certificati medici rilasciati negli ultimi cinque anni, ha esibito ai finanzieri solo 5.000 certificazioni fiscali; mentre un altro medico, a fronte di quasi 1000 certificati medici rilasciati, non è stato in grado di fornire alcuna documentazione fiscale.

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