di Dott. Sacripanti Corrado, Farmacista
La cistite è un'infiammazione della parete vescicale frequentemente provocata da un'infezione che colpisce le vie urinarie. Colpisce in modo prevalente le donne.
Sintomi della cistite:
· Difficoltà nell’urinare; l'urina viene eliminata goccia a goccia
· Dolore e bruciore nell’urinare che persiste anche dopo la fine della minzione
· Dolore sovrapubico accompagnato dalla sensazione di non aver svuotato completamente la vescica
· Bisogno continuo di urinare
· Talvolta perdita di sangue con l’urina
La maggior parte delle infezioni urinarie non complicate è causata da batteri di origine intestinale. L' Escherichia coli è il microrganismo più comune, ed è responsabile dell'85% delle infezioni urinarie.
Terapia Tralasciamo, ovviamente le terapie antibiotiche che sono di pertinenza medica e ci occupiamo di terapie naturali e omeopatiche. Anche in questo caso, meglio evitare il fai da te, ma chiedere consiglio al proprio omeopata o farmacista di fiducia. Omeopatia I rimedi omeopatici utilizzati per il trattamento della cistite sono individuati a partire dai sintomi presenti e dalla loro prevalenza: difficoltà di minzione, frequenza della minzione, dolore più o meno intenso, presenza di pus oppure brividi o febbre.
RIMEDI OMEOPATICI
– Equisetum : maggiormente indicato in presenza di urine abbondanti con dolore soprattutto alla fine della minzione.
– Cantharis : specifico per dolori violenti che si accentuano subito prima, durante e subito dopo la minzione, con urina generalmente scarsa. E' possibile che sia presente sangue.
– Nux Vomica :dolore bruciante prima di urinare, con emissione di piccole quantità di urina, nonostante gli stimoli frequenti. Il paziente avverte una sensazione di freddo e si associa una grande irritabilità e un desiderio di tranquillità e solitudine. I sintomi migliorano con il caldo, dormendo, lavandosi, di sera e con una pressione sulla vescica. I sintomi peggiorano con il clima freddo e ventoso, con il rumore, mangiando cibi speziati.
– Staphysagria: costante dolore bruciante nell'uretra che migliora solo urinando. Sensazione di una goccia di urina che cola costantemente dall'uretra. Spesso l'infiammazione insorge dopo interventi chirurgici, traumi (compreso il rapporto sessuale) o un parto difficoltoso. Possono associarsi sensazioni mentali quali collera e risentimento. I sintomi migliorano con il caldo e con una notte di riposo. I sintomi peggiorano con una pressione sulla vescica e con una assunzione insufficiente di liquidi.
A volte è utile associare Belladonna (9 CH) se è presente febbre e Magnesia carbonica (15 CH) se si sospetta la presenza di renella come causa della cistite.
FITOTERAPIA L’olio essenziale di Melaleuca (Tea Tree oil) è un ottimo complemento soprattutto se la cistite è accompagnata da una possibile infezione (febbre elevata). Ne servono 3-4 gocce da prendere a stomaco pieno per 2-4 volte al giorno, riducendo il dosaggio in relazione al beneficio ottenuto.
Il Cranberry, o mirtillo americano, svolge una azione di controllo della adesione dei batteri alla parete vescicale, come se li facesse "scivolare via" e usato a lungo (1 compressa/bustina al giorno prima dei pasti per almeno 10 giorni al mese) consente di controllare il ritorno dei fenomeni ripetuti.
Spesso va associato al D-Mannosio un particolare zucchero che viene eliminato con le urine e impedisce o riduce l’adesione dei batteri alla vescica.
Utili sono anche le tinture madri di Uva Ursina, Propoli e per la prevenzione a lungo terminer, di Echinacea.
PREVENZIONE La prevenzione delle cistiti che si ripetono nel tempo porta a focalizzare l'azione sull'intestino, sia per la presenza del serbatoio di batteri o di funghi che le può causare, sia per la potente azione infiammatoria che si genera dall'intestino in presenza di una intolleranza alimentare. Qundi consigliamo di curare la eventuale disbiosi intestinale.
Dopo un trattamento antibiotico l'uso di probiotici o fermenti lattici deve essere fatto per un tempo consistente (almeno 15 giorni) per ottenere un effetto valido. Per ultimo, ma non meno importante :
• bere molta acqua nell’arco della giornata per favorire la diuresi e ridurre la carica batterica vescicale;
• urinare spesso e non trattenere l’urina per lungo tempo;
• rispettare le norme di igiene intima;
• le donne devono lavarsi i genitali procedendo dall’avanti all’indietro soprattutto dopo l’eliminazione delle feci, usando detergenti a pH fisiologico (4 o 5) ed evitando i deodoranti;
• adottare una dieta alimentare appropriata, cioè ricca di liquidi e fibre ma povera di zuccheri e grassi, in modo da evitare la stitichezza e tenere quindi l’intestino libero; ridurre il consumo di cibi piccanti, frittura, grassi animali, cioccolato, caffè, tè, alcool che possono irritare la mucosa vescicale; limitare l’uso di bevande gassate che possono rendere le urine alcaline favorendo così la moltiplicazione dei germi;
• evitare l’uso di indumenti stretti (pantaloni, collant, slip sintetici) che impediscono la traspirazione in sede genito-urinaria e non tenere addosso il costume bagnato, in quanto sudorazione ed umidità favoriscono la proliferazione dei batteri;
• evitare la vita sedentaria e tenere una costante attività fisica moderata.