Giunta compatta avanti con il progetto di sviluppo e riqualificazione dell’area portuale a Civitanova.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica lo dice chiaro e tondo a giornalisti in conferenza: basta falsità, stop alla strumentalizzazione a fini politici. Il Pd avrebbe fatto bene a fare una raccolta firme per proporre qualcosa e invece sa fare solo la lotta contro. Per un momento nell’aula consiliare fa capolino il consigliere Pd Giulio Silenzi. Non c’è l’assessore di Fratelli d’Italia Francesco Caldaroni, solo lui manca, ma era mancato pure all’appuntamento al Club Vela che organizzava la raccolta firme ed era mancato, con dispiacere di Silenzi, alla diretta Facebook del consigliere Pd.
La conferenza di stamattina ci voleva perché chiarisce punti fondamentali per capire com’è andata finora e, soprattutto, come andrà d’ora in avanti. Andrà che il Comune ha detto quello che doveva essere già evidente a tutti dall’inizio. E cioè che è l’Ente a mantenere sempre il governo del territorio. Rispolvera lo studio dell’Università di Camerino e non chiude le porte al privato che porta avanti un progetto valido ed economicamente sostenibile. Nessuna chiusura a Eurobuilding, anzi. Nessuna retromarcia, come qualche testata locale aveva scritto. Ci ha tenuto a ribadire le falsità circolate finora il sindaco: falso che il porto sarebbe privatizzato, falso che gli operatori sarebbero estromessi.
Sul porto «la posizione è univoca – dice Ciarapica – vogliamo chiarire, fugare le paure, i timori dovuti alle inesattezze che si sono lette sui giornali. Ho letto che avrei fato dietro front, è inesatto. Il sindaco fa la sintesi. La querelle sul progetto del porto è stata cavalcata soprattutto dalla sinistra che non ha mai speso un euro sul porto e cavalca contro una proposta scaturita da un privato che ha, come altri, ha diritto di presentare una proposta. È passato il messaggio che l’amministrazione avrebbe preso il progetto così come ci è stato dato ma così non è. Di Silenzi (Giulio, il consigliere Pd) mi sarei aspettato che, anziché raccogliere firme contro, avesse fatto una raccolta propositiva. L’amministrazione non ha preso decisioni su un progetto che è nella piena legittimità». Ciarapica ripercorre l’iter, l’approvazione della delibera di giunta che il 28 luglio porterà in consiglio per dire «cosa vogliamo fare sul porto. Mai abbiamo pensato che la pianificazione urbanistica sarebbe stata affidata a un privato. Il Comune ha la governance della pianificazione urbanistica. Ciò non significa che il Comune si preclude altre possibilità. Partiamo dallo studio di fattibilità dato all’Università di Camerino, da questo punto di partenza vogliamo partire per innescare un dibattito costruttivo con tutte le categorie per un progetto di rigenerazione del porto condivisa. Silenzi porta avanti le campagne contro, contro il Covid-Hospital, contro il progetto del porto. Noi portiamo avanti fatti concreti».
Si afferma il ruolo centrale dell’amministrazione, si sancisce la salvaguardia delle concessioni, il Comune chiede alla Regione di inserire nel pnrr anche risorse per il porto. Il sindaco dice che il presidente Francesco Acquaroli conferma il sostegno «le nostre non sono le battaglie contro della sinistra che non conclude mai nulla e cerca sempre di intorbidire le acque per avere qualcosa da dire». Lo studio dell’Università di Camerino, passato 4 volte in maggioranza: «non è un progetto ma è uno studio di fattibilità». Quello di Eurobuilding «è un progetto, l’altro è uno studio di fattibilità, ciò non significa che alcune cose in alcuni punti non possano coincidere. Non siamo contrari a valutare proposte. Noi dettiamo la linea, decidiamo la pianificazione urbanistica ma con questo non diciamo che non debbano esserci progetti che possano aiutare l’amministrazione comunale».
Il sindaco ha fatto l’esempio del dibattito aperto sulla città con l’azienda Strever che ha portato alla riqualificazione del centro e all’approvazione di un progetto. Dell’imprenditore Eurobuilding Umberto Antonelli dice li «è persona stimata, persona seria, l’impresa privata ha presentato una proposta. Noi affermiamo un concetto che sgombera il campo dalle falsità affermando la nostra volontà sull’area portuale. C’è in maggioranza una posizione unica e univoca che andiamo a consolidare con atto pubblico. Siamo una coalizione, anche se abbiamo sensibilità diverse (vedi Calderoni, ndr) non siamo una dittatura. Io non sono contrario a un progetto di sviluppo del porto. Non abbiamo mai discusso in maggioranza ancora del progetto Eurobuilding». Qualcuno tra i giornalisti chiede della pubblicazione sull’albo pretorio: è obbligatoria? L’amministrazione civitanovese ancora non lo sa, della questione se ne sta occupando l’avvocato e la prossima settimana dovrebbero schiarirsi le idee. Aldilà della procedura, c’è sempre una conferenza dei servizi che decide. I punti centrali per l’amministrazione sono: governance pubblica; salvaguardia dei diritti esistenti; guida della pianificazione urbanistica; richiesta alla Regione Marche di inserimento pnrr».
Il consigliere Sergio Marzetti attacca l’ex sindaco Corvatta: «non è Ciarapica a fare retromarcia, è stato lui: ricordiamo i suoi passi indietro quanto ci sono costati, sulla sede universitaria, sul cavalcavia, persi 2 milioni di contributo sul ponte Einaudi».
La raccolta firme «Eurobuilding è un soggetto privato che ha presentato un progetto. Qualcuno ha cercato di cavalcare la raccolta firme cercando di far passare che si volevano togliere concessioni agli operatori del porto. Questa amministrazione dialoga con tutti, soprattutto con i privati, il partenariato pubblico-privato è necessario e l’assessore all’urbanistica ha una montagna di progetti presentati da privati da vagliare. Il privato fa un progetto che ha un piano economico. L’amministrazione, a scanso di equivoci, non ha mai svenduto nulla. Non accetto che la politica abbia strumentalizzato e gettato ombre su imprenditori che sono stimati in città per una battaglia politica, facendo girare false informazioni. Ma il privato e il Comune non sono la stessa cosa. Qualcuno ha speculato su questo. Ancora una volta il Pd ha fomentato falsità e anziché ragionare serenamente sullo sviluppo della città ci riporta alla preistoria» chiosa.