L’arrivo del freddo comporta la necessità di provvedere a dei sistemi di riscaldamento, al fine di contrastarne quanto più possibile gli effetti.
Tra le varie tipologie di riscaldamento, come ad esempio termosifoni o camini, figura anche la stufa a pellet, che da sempre esercita un certo fascino in coloro i quali la acquistino.
Sebbene sia un sistema comodo e ricco di pregi, è comunque importante sottolineare che la stufa a pellet richieda una serie di accorgimenti fondamentali per far sì che funzioni sempre nel migliore dei modi.
La cenere che si accumula, infatti, può portare a dei danni o malfunzionamenti a lungo termine i quali, se non trattati adeguatamente, possono anche comportarne la rottura definitiva.
Pulire la stufa a pellet è importante sia per quanto riguarda il suo corretto funzionamento, sia per quanto riguarda la salubrità degli ambienti domestici, evitando in tal modo che la cenere possa in qualsiasi misura arrecare danno alle persone presenti.
Da qui, dunque, la necessità di capire come si debba pulire la stufa a pellet. Esistono molti prodotti che permettono di fare una prima pulizia della stufa a pellet, come il tronchetto “SpazzaStufa”, che si può acquistare nei negozi specializzati e online, come ad esempio su Gogoverde.it.
La pulizia della stufa a pellet segue due declinazioni differenti a seconda di ogni specifica esigenza: così come la pulizia degli ambienti domestici può essere fatta in maniera più o meno approfondita, allo stesso modo la stufa a pellet richiede due interventi particolari; in questo caso si parla di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria.
Il primo passo da compiere è sicuramente quello di comprendere se sia effettivamente giunto il momento di procedere alla pulizia: il modo migliore per accertarsi di tale circostanza è quello di osservare la combustione, valutando poi la quantità di residui rilasciati; qualora questi dovessero essere troppi, significa che è arrivato il momento di procedere ad una manutenzione che ne assicuri il corretto funzionamento a lungo termine.
Una volta compresi questi fattori fondamentali, si hanno tutti gli elementi necessari per capire come procedere nel migliore dei modi, adoperando le soluzioni più idonee.
La manutenzione ordinaria si configura come il processo di pulizia basilare: essa si dovrebbe tenere al termine di ogni utilizzo, così da evitare quanto più possibile l’accumulo di residui di cenere.
Gli elementi fondamentali per procedere sono:
A questo punto, è doveroso pulire la vaschetta dove si raccoglie la cenere, gli scambiatori termici ed il braciere.
Il mercato offre una serie di prodotti appositamente progettati per garantire una pulizia adeguata, come ad esempio gli aspiratori per stufe e camini.
Alcuni modelli sono dotati di un apposito cassetto estraibile, al cui interno è possibile trovare le ceneri raggruppate in modo da sbarazzarsene senza perdere tempo.
É bene anche procedere con la pulizia esterna della stufa, adoperando un panno umido che non vada a danneggiare eccessivamente la verniciatura e la struttura stessa della stufa.
La manutenzione straordinaria, la quale di solito si effettua una volta l’anno, avviene innanzitutto estraendo il serbatoio, andando a rimuovere tutte quelle che sono le impurità che pregiudicherebbero il funzionamento della stufa.
Particolare attenzione la meritano anche i condotti attraverso i quali passa la fuliggine e gli scambiatori termici: questi ultimi possono essere puliti estraendo l’apposito braciere in ghisa, eliminando così residui di cenere, fuliggine ed altre impurità.
La pulizia della canna fumaria, invece, richiede una serie di accorgimenti particolari: la normativa UNI 10683, infatti, stabilisce dal punto di vista giuridico che tale manutenzione debba essere espletata solo e unicamente da personale adeguatamente formato e addestrato, in grado di garantire un risultato finale di alta qualità.
Al termine del lavoro, i tecnici devono rilasciare un certificato di conformità, il quale attesti che la manutenzione è stata eseguita in ottemperanza dei criteri normativi e tecnici in vigore.
A questo punto verrebbe naturale chiedersi se sia possibile procedere alla pulizia della stufa a pellet in totale autonomia: la risposta, contrariamente a quanto si possa pensare, non è così scontata.
La pulizia della stufa a pellet presuppone, quasi come se fosse un requisito imprescindibile, una buona dose di manualità e di praticità, in assenza delle quali il lavoro finale potrebbe essere compromesso (in caso non si fosse in possesso di particolare dimestichezza la stufa potrebbe addirittura rompersi).
Tuttavia, spesso e volentieri capita che non tutti abbiano una particolare familiarità con i lavori manuali: in questo caso, al fine di non pregiudicare il funzionamento della stufa a pellet, si consiglia fortemente di rivolgersi a dei tecnici esperti del settore, i quali saranno in grado di fornire un servizio completo a 360°; Osservare queste poche e semplici regole eviterà il rischio di causare danni irreparabili o irreversibili per il funzionamento della stufa a pellet.