Il ciclismo marchigiano è pronto per fare ancora un salto nel tempo: il gruppo di ciclisti d’epoca de “i Forzati della Strada” torna sui sentieri del Fermano domenica 27 luglio.
La pedalata storica ha il suo nuovo quartier generale a Montelparo, il paese che ospita il Museo della Bicicletta legata agli antichi mestieri. Da quest’anno “i Forzati della Strada” diventa una libera la pedalata trasformandosi in un autentico “Flash mob” per chi ama pedalare in versione amarcord, con bici e abbigliamento d’epoca sulle strade bianche. Per chi vuole partecipare il ritrovo è fissato alle 8 di domenica 27 luglio nella piazza antistante il Comune di Montelparo.
L’antico borgo di Montelparo, che domina le vallate dell’Aso e dell’Ete, offre una fitta rete di strade non asfaltate immerse in un paesaggio d’altri tempi che è diventato un percorso permanente, un autentico paradiso per tutti i ciclisti versione vintage. La manifestazione, infatti, richiama i tanti ciclisti “malati” di nostalgia (italiani ed europei) o desiderosi di immedesimarsi nei campioni del passato, di provare le emozioni dei pionieri che hanno scritto la storia del ciclismo a cavallo di biciclette d’epoca e abbigliati con gli indumenti in lana preservati dal tempo e dalle tarme. Pronti per essere catapultati al tempo in cui anche le strade della zona erano solcate dalle ruote di Coppi e Bartali, prima, e di Gimondi, Moser e Saronni, poi.
La pedalata si concluderà con un pranzo nel quale saranno serviti i piatti della cucina tradizionale del Fermano, dai vincisgrassi ai fagioli con le cotiche, dal ciauscolo alle olive ascolane…) accompagnati dal vino rosso piceno. La cicloturistica storica, di circa 80 chilometri, si prefigge anche lo scopo di riscoprire e valorizzare le tante strade bianche dell’entroterra, un patrimonio della memoria che rischia di scomparire e che andrebbe invece sfruttato come risorsa per una viabilità alternativa, oltre che per riscoprire il piacere di viaggiare “slow”, immersi nella natura intenti a riscoprire una dimensione di vita meno frenetica. Un primo passo per andare alla riscoperta di un mondo ormai dimenticato, con il suo corollario di tradizioni e di valori. Un invito a riscoprire la nostra storia.