LAVORO – Le Marche sono sempre di più una regione di liberi professionisti.
Secondo il Rapporto 2017 di Confprofessioni sulle libere professioni in Italia (elaborazione dell'Osservatorio delle libere professioni sui dati Istat “Rilevazione sulle forze di lavoro”), sono 43.000, in aumento del 25,1%: una crescita progressiva e costante che pone la nostra regione al terzo posto nella variazione relativa all'ultimo decennio in esame (2009-2016). “Nelle Marche, più che in altre Regioni – afferma il presidente di Confprofessioni Marche Gianni Giacobelli – è confermato il comportamento anticiclico del segmento delle libere professioni. Si noti, peraltro, che il dato riguarda solo i professionisti iscritti per legge ad albo o a elenchi e non la totalità dei lavoratori autonomi. Durante il periodo di crisi il numero dei professionisti è cresciuto, sia grazie all'ingresso di soggetti presentatisi per la prima volta alle porte del mercato del lavoro, sia grazie alla presenza di ex lavoratori dipendenti qualificati, spinti dalle crisi aziendali. La professione può rappresentare tanto un'alternativa tout court al lavoro dipendente, quanto la scelta di uno stile di vita che non sia più integralmente condizionabile da eventi esterni e indipendenti dalla propria volontà. In ogni caso, anche nelle Marche la libera professione rappresenta, dati alla mano, un volàno del mercato del lavoro nelle fasi critiche”. L'aumento è più evidente se si considera il numero di liberi professionisti per mille abitanti: le Marche (26,2) sono nelle prime sei posizioni, precedute soltanto dall'Umbria (28,6) e da grandi regioni come Lazio (28,8), Lombardia (27,6), Emilia Romagna (26,8) e Toscana (26,5), superando persino il Piemonte (24,9) e il Veneto (22,5). Inoltre, è sensibile la variazione negli ultimi dieci anni (31,5%) e, anche questo caso, la nostra regione è in terza posizione nell'incremento medio annuo (4%). La densità (28) risulta decisamente più alta della media nazionale (24), in linea con le regioni italiane a più alta presenza di liberi professionisti (Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Toscana): un confronto che assume maggiore rilievo, visto che la popolazione delle Marche è assai meno numerosa. Meno confortante è il dato del reddito pro capite, intorno ai 26.000 euro, ancora sotto la media nazionale (circa 27.700 euro), nonostante il crescente numero di liberi professionisti marchigiani per mille abitanti, per quanto il valore del Pil rispecchi l'andamento complessivo dell'economia regionale in tutti i settori produttivi.