Si chiama New Canapa Economy ed è il comparto economico da oltre 40 milioni di euro che ruota attorno alla canapa legale (sativa e indica), coinvolgendo il comparto alimentare, tessile, edile, cosmetico e farmaceutico, con un business in continua espansione.
Ancora oggi argomento di dibattito nelle sedi del governo, la canapa in Italia è riuscita a ottenere un’attestazione significativa circa i benefici riscontrati, grazie alla legge n.242 del 2016, che ha sancito il limite massimo di THC che può essere tollerato all’interno dei prodotti in vendita, per evitare che producano effetti psicotropi e fuori controllo per l’individuo.
Il THC (scientificamente tetraidrocannabinolo), proviene dal fiore della pianta e produce effetti psicotropi sull’individuo, più o meno evidenti in base alla percentuale presente (eccitazione costante e duratura nel tempo, euforia e alterazione della percezione dello spazio e del tempo circostanti). Cibi, prodotti commerciali e farmaci a base di cannabis non possono superare quindi una percentuale dello 0,6 di THC per rientrare in ambito di legalità e salute psicofisica.
La normativa italiana in materia di cannabis
La normativa, al fine di tutelare maggiormente il consumatore finale, prevede l’obbligo da parte del venditore di conservare e rendere alla portata di tutti i documenti di provenienza del seme fin quando la pianta è esposta presso il punto vendita, in modo da garantire una corretta trasparenza circa i livelli delle sostanze principali e secondarie presenti.
La canapa, però, contiene anche un’altra sostanza attiva che è il CBD (cannabidiolo), che, a differenza del THC, non ha alcun effetto di alterazione delle facoltà principali. Produce invece un piacevole effetto rilassante, oltre ad azioni antinfiammatoria e antidolorifica, che lo rendono un ottimo alleato nel trattamento delle malattie del sistema nervoso e cardiovascolare.
Il CBD è pertanto considerato il secondo elemento legale della canapa, dalla quale è possibile ricavare una quantità di prodotti alimentari e non, al fine di assumerlo e integrarlo nella propria alimentazione per riscontrarne a pieno i benefici.
Prodotti a base di cannabis
In linea con le promesse di un’economia in forte crescita e di consumatori sempre più attenti, negli ultimi anni si è assistito alla proliferazione di produttori certificati e commercianti di canapa light.
La selezione di prodotti a base di canapa è davvero ampia e copre molti settori: si pensi alla pasta, ricca di proteine e povera di grassi, adatta per diete ipocaloriche e dal sapore deciso, oppure al caffè, dall’aroma piacevole e accettato anche dai più integralisti perché non provoca nessuno degli effetti collaterali legati all’assunzione esagerata e prolungata di caffeina, riducendo, anzi, gli episodi di ansia e tremore ad essa legati.
Particolarmente interessanti sono anche le tisane alla canapa, perfette per essere degustate la sera in un contesto confortevole e domestico, per favorire il rilassamento mentale e fisico dopo una lunga e stressante giornata di intenso lavoro.
Le tisane di Canapa Farm, produttore italiano, conservano l’aroma tipico della sativa, lasciando in bocca un piacevole retrogusto amaro e legnoso, tanto gustoso al palato per gli amanti della pianta.
Esistono poi alimenti e bevande insospettabili, come cornetti, olio, salsa piccante e birre, dal sapore inconfondibile e sempre più apprezzato da un bacino di utenza piuttosto vasto. Non mancano, ovviamente, gli integratori alimentari a base di CBD, utili a fornire sostanze nutritive e antiossidanti all’organismo in modo naturale.
I benefici della canapa light
Negli ultimi decenni, la comunità scientifica ha lottato per attestare la validità della cannabis in alcuni ambiti della medicina curativa, basando le proprie teorie sugli effetti positivi riscontrati tramite i test della componente CBD sull’intero organismo.
Oggi il CBD è sempre più utilizzato per la cura delle malattie croniche legate al sistema nervoso, come l’ansia generalizzata, la psicosi, il disturbo ossessivo-compulsivo, improvvisi vuoti di memoria, problemi legati allo stress come il disturbo post-traumatico, fino ad arrivare a gravissime patologie come la schizofrenia e l’epilessia.
Importanti studi hanno poi accertato la sua efficacia nella riduzione dell’incidenza di malattie cardiovascolari, grazie al notevole quantitativo di Omega3 presente nei prodotti a base di canapa, utile alleato nella battaglia al colesterolo nocivo che tende ad accumularsi nei vasi sanguigni. Si è scoperto, inoltre, che la canapa è in grado di tenere sotto controllo i parametri della pressione, risultando di aiuto a coloro che soffrono di rialzi improvvisi, così pericolosi per il cuore.
Un altro utilizzo nell’ambito della vita quotidiana è quello legato alle sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche, in grado di lenire i dolori provocati dall’artrite e dalle altre malattie che insorgono con l’avanzare dell’età su ossa e giunture, arrivando a divenire anche invalidanti.
A livello dermatologico la cannabis si è dimostrata una valida terapia per acne, dermatiti e psoriasi, grazie all’azione delle sostanze oleose contenute al suo interno, capaci di donare la giusta idratazione alla pelle e mantenere un corretto PH dell’epidermide. Non a caso, molti dei prodotti cosmetici naturali presenti in commercio sono a base di canapa o la contengono: le sue proprietà antiossidanti sono superiori a molti altri prodotti chimici presenti sul mercato.
Un capitolo importante è quello che riguarda il rapporto tra canapa e disturbi del sonno: chi soffre di insonnia frequente e prolungata può notoriamente provare a godere dei benefici di questa risorsa naturale, abbandonando l’uso di sonniferi chimici che tendono a creare una maggiore dipendenza e a provocare spiacevoli effetti collaterali a tutto l’organismo.
Infine, la canapa aiuta a combattere le nausee frequenti, lenendo la sensazione e favorendo un progressivo ritorno dell’appetito perduto.