Da oggi, lunedì, entrano in vigore le nuove regole contenute nell’ultimo Dpcm approvato dal Governo. Le serrande dei locali come pub, gelaterie, pizzerie e ristoranti dovranno abbassarsi alle ore 18. Dalla stessa ora sarà anche vietato consumare cibi e bavande nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico.
Il riassunto delle principali regole:
Spostamenti tra regioni e comuni- Nel dpcm sono consentiti, ma si “raccomanda” di muoversi solo per necessità. Nel nuovo dpcm anti Covid salta il divieto di spostamento tra Regioni e tra Comuni. Questi restano consentiti, ma andrebbero fatti soltanto se veramente necessari.
Parrucchieri e negozi al dettaglio rimangono aperti – Per quanto riguarda le altre attività commerciali i saloni di bellezza, i parrucchieri e i barbieri rimangono aperti, così come i negozi al dettaglio come calzature, abbigliamento, accessori, librerie, profumerie restano aperti senza limiti d’orario, ma devono rispettare le regole: dalla distanza di un metro agli ingressi dilazionati dei clienti. La novità è nel passaggio in cui il governo chiede agli esercenti che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni.
Stop a teatri, cinema, palestre e piscine: i musei rimangono aperti –
Stop a fiere, convegni e alle feste, anche per battesimi e cresime – Sono poi “vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’ aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”, quindi niente pranzi o festeggiamenti dopo matrimoni, i battesimi, le comunioni o le cresime. “Restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”. Sono vietate le sagre, le fiere di qualunque genere «e gli altri analoghi eventi». Fino al 24 novembre non sarà possibile organizzare nemmeno le fiere internazionali e sono sospesi congressi e convegni. Per le cerimonie vere e proprie (matrimoni, cresime, battesimi) il Dpcm consente “le funzioni religiose con la partecipazione di persone nel rispetto dei protocolli”. La capienza deve essere indicata all’esterno dei luoghi di culto.
Cade il limite dei sei ospiti in casa – Infine nel nuovo decreto cade il limite di sei ospiti in casa: ora nel Dpcm non c’è un numero massimo di persone che si possono invitare a casa. Ma il governo ha inserito (all’articolo 1, comma 9, lettera n) il divieto di feste al chiuso e all’aperto. “Con riguardo alle abitazioni private —si legge nel testo definitivo, già in Gazzetta Ufficiale — è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza“. Una raccomandazione e non un divieto.