C’è qualche nuova regola da rispettare ancora per il pericolo Covid, che non è del tutto scomparso. Quali sono?
Sono passati 3 anni ormai, da quando l’Italia ed il mondo intero entrò in totale zona rossa. Intere città vuote, un silenzio assordante, rumoroso, che rimarrà impresso nella mente di noi tutti. Non bisognava scendere, le maschere, l’amuchina e il lavaggio continuo delle mani per evitare il virus.
Migliaia le persone decedute nel nostro paese, soprattutto nel nord Italia, con Veneto e Lombardia, le zone maggiormente colpite. Le immagini dei camion dell’esercito che venivano dal Sud, ad aiutare e soccorrere quei momenti critici e difficili da dimenticare. Poi, con i vaccini e con la buona volontà delle persone, finalmente si sta mettendo tutto nel verso giusto. Ma sono ancora tante le regole da rispettare.
Domani finirà anche il mese di aprile, e da quando è finita la critica della zona rossa in Italia, tante sono state le attività e non solo che hanno cominciato a riprendersi. Soprattutto il turismo che in questi mesi, sta avendo una grossa impennata, con migliaia e migliaia di presenze nelle nostre città. Ma bisogna ancora stare bene attenti.
Perché c’è chi ancora non ha preso il virus, e potrà essere coinvolto da questo fastidioso virus. Tra le prime regole, in vigore da lunedì primo maggio, una delle più importanti è quella relativa ai tamponi: ossia, solo coloro che hanno sintomi, ne avranno per chi si ricovera in ospedali o Pronto Soccorso.
Il Ministro della Salute Schillaci, infatti, sta attuando una specie di azione di alleggerimento per tornare più facilmente alla normalità. Questa ordinanza, prevede l’obbligo di indossare ancora le mascherine di protezione nelle Rsa e nei particolari reparti ospedalieri delle zone infettive.
Novità, importante, non ci sarà più obbligo di indossare le maschere in luoghi pubblici come bar, mense, ristoranti o sale d’attesa. Per coloro che sono in cura presso reparti con problemi respiratori, ci sarà sempre bisogno della maschera.
Saranno tutelati soprattutto i malati e gli anziani, che ricoverati potranno ricevere le visite dei loro parenti. Importante è il non voler correre rischi e cercare di affrontare nel migliore dei modi la situazione.