Sale lento il trend delle vaccinazioni nella popolazione scolastica marchigiana. Nell’ultima settimana si è raggiunta la quota di poco più di 25mila somministrazioni della prima dose per la fascia di età dei 12-15enni (il 45,7% del totale contro il 39,8% del 16 agosto) mentre per la fascia dai 16 ai 19 anni si registra il dato di oltre 38mila vaccinazioni (il 69,6% del totale rispetto al 66,6% della scorsa rilevazione). Lo rende noto l’ufficio scolastico regionale raffrontando i dati di questa settimanale con la scorsa.
In entrambi i casi solo circa il 2% in più rispetto alla settimana precedente ha ricevuto anche la seconda dose Tra i 12-15enni risulta infatti che solo il 18,5% è stato completamente immunizzato (il 16,6% una settimana fa) mentre alla data di ieri hanno ricevuto anche la seconda dose il 48,7% dei ragazzi più grandi (contro il 46,5% precedente).
Sono questi i dati rilevati nel monitoraggio settimanale effettuato dall’Osservatorio Epidemiologico Regione Marche. Mancano quindi all’appello anche della prima dose 46.674 giovani in età scolare, pari al 42,4% della popolazione scolastica complessiva(110.108). Maglia nera ancora la provincia di Macerata, con il 52,4% di ragazzi ancora non vaccinati (il 57,7% la scorsa settimana), mentre il dato più positivo si registra in provincia di Ancona (36,2% contro il precedente 41,1).
Questa mattina, intanto, l’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini e l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini hanno incontrato alcuni rappresentanti dei Comitati di presidi e docenti nati per difendere la libera scelta vaccinale.
Erano presenti, in particolare, il Comitato docenti Marche per la libera scelta, il Comitato del personale scuola e genitori per la libertà di scelta, il Comitato operativo spontaneo liberi cittadini del piceno e il Comitato salute e diritti a scuola. Nel corso dell’incontro i rappresentanti hanno avanzato proposte per l’acquisizione del green pass, da porre al vaglio del Governo, affinché libertà di scelta e salute possano essere entrambe tutelate. “È stato un incontro utile a chiarire la posizione di tante persone che, troppo spesso e in maniera distorta, vengono classificate come no vax. Insieme al collega Saltamartini – è il commento dell’assessore Giorgia Latini – ho ascoltato considerazioni ragionevoli su cui riflettere. Nel pieno rispetto delle regole, è giusto cercare soluzioni possibili che siano in grado di migliorare la gestione pandemica. Proprio oggi mi sono confrontata anche con l’Ufficio scolastico regionale per portare alcune delle posizioni espresse nel tavolo tecnico con il Ministero. Un passaggio che precede quello da fare in Conferenza Stato- Regioni”. Tra i temi trattati, la possibilità, attraverso i tamponi salivari, di isolare possibili casi positivi, garantendo la continuità del ciclo scolastico e avviare progetti sperimentali di prevenzione. “La Regione – ha spiegato l’assessore Saltamartini – sta concludendo la procedura per l’acquisto di 500.000 tamponi salivari proprio per monitorare e limitare la diffusione del Covid-19 nelle scuole. La provvista potrebbe essere effettuata direttamente dal Commissario anti-Covid per ridurre i tempi.
È nostra volontà, inoltre, procedere con tamponi a tappeto che assicurino un alto livello di efficacia dei protocolli”. Tra le richieste di cui la Regione si farà portavoce in Conferenza Stato-Regioni anche quella dell’utilizzo dei tamponi salivari ai fini dell’ottenimento del green pass. Il Ministero, con una circolare del maggio scorso, ne riconosce in effetti l’attendibilità senza prevedere tuttavia questo tipo di screening tra i requisiti validi per l’ottenimento del certificato verde. “Attraverso alcuni parlamentari – conclude Latini – ci stiamo attivando per alcune modifiche al decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 luglio scorso e che dovrà passare in Parlamento per essere convertito in legge. La ripresa serena della scuola merita tutta la nostra attenzione: un obiettivo per cui la Regione ha investito 9 milioni per l’acquisto di impianti di ventilazione meccanica e sanificatori. Rispettiamo le leggi, ma cerchiamo anche di supportare i ragazzi le loro famiglie e la loro salute con tutti gli strumenti che riusciamo a mettere in campo, senza preclusioni o discriminazioni”.