Con la giornata del primo giugno si allentano ulteriormente le restrizioni dovute alla pandemia. Il caffé al bancone è il simbolo della riapertura del mondo della ristorazione che potrà di nuovo ospitare i suoi clienti al chiuso, all’interno dei locali.
Una boccata di ossigeno che si ripercuoterà sulle casse degli esercenti che in questi mesi sotto varie forme hanno protestato per la loro condizione. Anche a Parma si sono viste manifestazioni per chiedere le riaperture. Oggi sono arrivate, dopo che nel corso del mese di maggio sono stati rivisti gli orari del coprifuoco, spostato alle 23, e reso possibile cenare all’aperto. Così sono fiorite apparecchiature in ogni punto possibile della città, in centro e non.
Il coprifuoco – L’Emilia è destinata ancora a restare zona gialla, quindi le regole del coprifuoco seguiranno delle tappe stabilite dal governo secondo le indicazioni del Comitato tecnico scientifico. Resta fermo alle 23 per questa settimana fino alle 5, da lunedì 7 giugno slitterà di un’ora e si potrà stare fuori fino a mezzanotte, mentre la fine definitiva di questa misura è fissata per il 21 giugno.
Bar e ristoranti – Da oggi pranzi e cene, aperitivi e caffé si potranno consumare anche all’interno dei locali. Per i gestori c’è ancora l’obbligo di tenere il registro dei clienti per 14 giorni e a questo si aggiunge anche la norma sulla distanza tra i tavoli che deve essere almeno di un metro. I clienti devono indossare la mascherina in tutti i momenti in cui non consumano.
Le cerimonie religiose e civili – Per quanto riguarda i matrimoni, comunioni e altre cerimonie si potrà festeggiare con banchetti e ricevimenti anche al chiuso solo a partire dal 15 giugno e con le limitazioni previste, numero di invitati ristretto, regole di servizio, Covid manager e accesso con tampone negativo entro le 48 ore precedenti oppure green pass della vaccinazione e di avvenuta guarigione dal Covid. Restano sospese le attività in sale da ballo discoteche e simili sia all’aperto che al chiuso.
Eventi sportivi – Da oggi è consentita la presenza del pubblico all’aperto per assistere a eventi sportivi secondo i limiti previsti del 25% della capienza massima con il limite di 1000 persone all’aperto e poi 500 al chiuso quando scatterà la ulteriore apertura dal 1 luglio.