MARCHE – Gioielli che durano per sempre fatti di piante e fiori, un carbone “magico” che rende più gustosi gli ortagi e salva il clima.
Una cooperativa che dà un’opportunità di lavoro ai profughi in fuga dalla guerra coinvolgendo come “insegnanti” gli anziani del paese, agrifiction e "grande sorella ape” per conquistare i consumatori con tecnologia e intrattenimento, un sito datto dagli alunni per vendere i prodotti delle aziende terremotate, ortaggi antichi di mille forme e colori salvati dal’estinzione. Sono queste le idee innovative premiate con l’Oscar Green 2017 Marche, il premio nazionale promosso sotto l’alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana da Coldiretti Giovani Impresa.
La cerimonia, organizzata da Coldiretti Marche, si è svolta all’Istituto agrario A.Cecchi di Pesaro. Nella categoria We green la vittoria è andata al “carbone magico”. L’idea è di Mattia Di Nicolò, da Fermo, che ha lasciato l’archeologia per darsi alla campagna, avviando una filiera per la produzione di Biochar, carbone vegetale ottenuto dalla combustione degli scarti delle attività agricole (residui di potatura, stoppie, ecc.). Un prodotto che, come una spugna, trattiene le sostanze nutritive nel terreno mantenendole a disposizione delle piante e incidendo in questo modo sul sapore dei prodotti. Ma l’uso del biochar riduce anche la quantità di concime usato e combatte i cambiamenti climatici, abbattendo le emissioni di carbonio.
Per la categoria Crea trionfa Alessandro Magagnini, della Società agricola il Fiore dei Fiori di Recanati (Mc). Alessandro ha creato gioielli preziosi fatti con i fiori che durano per sempre, da regalare a mogli e fidanzate ma anche da indossare sulle più importanti passerelle di moda. Una novità già richiestissima dagli stilisti.
Per Agri-you, dedicata al sociale, il premio va a Fiorella Cancellieri che a Cagli ha messo insieme una cooperativa sociale che gestisce migranti e una casa di riposo. Nell’allevamento di 150 ettari con un centinaio di mucche e nell’agriturismo si sono così ritrovati a operare fianco a fianco ragazzi stranieri in cerca di un’opportunità di reinserimento e anziani “strappati” alla noia che in questo modo hanno la possibilità di sentirsi di nuovo utili e apprezzati.
Per Impresa2.Terra vince l’idea di Giorgio Poeta di Fabriano (Ancona) che ha realizzato la prima agrifiction per avvicinare le persone al mondo delle api, in maniera semplice e divertente, utilizzando i social e i video, con una serie di divertenti mini-commedie con protagonisti il miele e il territorio marchigiano. E intanto la videocamera è entrata persino all’interno dell’alveare, con la “La grande sorella Ape”.
Fagioli yin e yang, peperoni quadrati, zucca blu, bietole arcobaleno, taccole viola, melanzane verdi, cavolfiori arancioni. Sono solo alcune delle “Cose dell’altro orto” nate dalla passione di Laura vincitrice del premio Campagna Amica. Del suo terreno nelle campagne di Osimo la giovane imprenditrice ha fatto una vera e propria Arca di Noè della biodiversità, salvando dall’estinzione le verdure del passato e restituendole alle… tavole. Ma nell’orto Laura coltiva anche verdure dalle origini africane e asiatiche, dall’okra al cavolo cinese, per rispondere alla crescente domanda da parte delle comunità di immigrati.
Il premio Fare rete è andato invece all’Isc di Monte San Vito, dove gli alunni hanno realizzato una piattaforma per adottare on line prodotti e animali terremotati, abbinando digitale e solidarietà per valorizzare le realtà marchigiane colpite dal sisma. Un premio speciale è. infine, andato alle giovani imprese delle zone terremotate che stanno lavorando per la riniascita dopo il sisma. Prima piazza per la stalla sociale di Rotella, con il suo latte a km zero.