Digiuno intermittente 16/8 di cosa si tratta? E cosa dicono i diversi studi? Proviamo a capire meglio le tabelle.
Sono tante le ricerche sul digiuno intermittente che si basa su uno schema definito 16/8. Da molti anni si cerca di capire quale sia il filo conduttore tra riduzione dell’introito calorico, speranza di vita e salute.
Ma come si chiamano gli approcci per cercare di diminuire l’introito calorico? Ne esistono di diverso tipo e possono essere definite “restrizioni dietetiche”, dove rientra il digiuno totale, quelli intermittenti e dieta mima digiuno.
Quelle che si conoscono di più e che sono oggetto di studio sono quelle definite Intermittent Fasting, ovvero digiuno intermittente. Scopriamo quali sono comprese in questa categoria.
Alternate Day Fasting: in questo caso si tratta di digiuno a giorni alterni, 36/12 ore. Cosa succede in questo caso? Succede che un giorno si mangia nell’arco di 12 ore, mentre il giorno dopo si segue un’altra linea, ovvero quella di una forte restrizione calorica.
Whole Day Fasting: in questo caso si tratta del digiuno intermittente, 5/2 giorni, cosa comprende in questo caso? Semplice 5 giorni si può mangiare in modo libero, mentre due giorni ci sarà una forte restrizione calorica.
Time Restricted Feeding: in questo si tratta del digiuno intermittente 16/8 ore, cosa cambia in questo caso? Semplice si può mangiare 8 ore e poi seguirà un digiuno di 16 ore, sono incluse le ore del sonno.
Il digiuno intermittente 16/8, come riporta SmartFood, è ancora oggetto di studio, dunque, in merito non esistono linee nazionali o internazionali che possono raccomandare di seguire tale dieta con i necessari consigli.
Dunque, è sempre sbagliato cominciare una dieta fai-da-te senza consultare un dietologo, nutrizionista, dietista, perché i casi variano in base ai soggetti, non possiamo sapere se una dieta fa al caso nostro.
In ogni caso è sempre consigliato fare attività fisica, mangiare sano e non fare digiuni senza la prescrizione di un medico. In ogni caso, il digiuno 16/8 è quello che è stato più accettato e prescritto alle persone. Non ci sono troppe privazioni, perché non si salteranno molti pasti, ma come abbiamo già detto è ancora oggetto di studio e, dunque, se non ce lo indica una professionista non possiamo agire senza previa consulenza medica.