Nel pomeriggio di oggi a Cazzago San Martino, in provincia di Brescia, un bracciante di 37 anni è morto per un malore mentre lavorava in un vigneto.
Un giovane bracciante di 37 anni è morto improvvisamente mentre era impegnato nella raccolta dell’uva in un vigneto. La tragedia si è consumata nel primo pomeriggio di oggi a Cazzago San Martino, nella provincia di Brescia.
Il 37enne si sarebbe accasciato al suolo durante la vendemmia sotto gli occhi dei colleghi che hanno immediatamente dato l’allarme. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto, il bracciante era già privo di vita: a stroncarlo un malore forse dovuto al caldo torrido.
Un malore fatale durante la vendemmia nel vigneto dove lavorava a Cazzago San Martino, in provincia di Brescia. Così è morto, intorno alle 14 di oggi, venerdì 25 agosto, un bracciante di 37 anni di origini romene, ma da anni residente a Rovato.
Il giovane, di cui non si conosce l’identità, come scrivono i colleghi de Il Corriere della Sera, si stava occupando della raccolta dell’uva insieme ad altri braccianti, quando improvvisamente si è sentito male ed è crollato al suolo privo di sensi. Proprio i presenti, accorgendosi dell’accaduto, hanno chiamato i soccorsi.
Presso il vigneto si sono precipitati gli operatori sanitari del 118. I soccorsi hanno provato disperatamente a rianimare il 37enne, ma ogni sforzo non ha dato l’esito sperato e alla fine si sono dovuti arrendere costatandone la morte. Il decesso stando ai primi riscontri sarebbe stato causato da un malore, probabilmente provocato dalle alte temperature in zona, dove il termometro aveva toccato quasi i 38 gradi.
Per effettuare tutti gli accertamenti del caso, sono intervenuti anche i carabinieri di Gardone Valtrompia ed i tecnici dell’Asst (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) Franciacorta. Per far luce sulla causa della morte, l’autorità giudiziaria ha già disposto l’esame autoptico sulla salma.
Quello di oggi è l’ennesimo incidente mortale sul lavoro: solo pochi giorni fa a Senago, in provincia di Milano, un operaio di 50 anni è morto risucchiato da un ventilatore all’interno di un’azienda. Anche in quel caso ai soccorsi non rimase che constatare la morte del 50enne.