PORTO RECANATI â Doppio arresto per tentato omicidio, la gente applaude i carabinieri. In manette due pakistani: un 28enne (risultato privo delle impronte digitali poichĂŠ abrase) e un 31enne.
Il fatto risale allo scorso 8 settembre quando all'Hotel House, uno dei due soggetti, ha esploso un colpo di pistola contro un afgano 34enne residente a Porto Recanati. Dall'arma, però, opportunamente occultata allâinterno di un indumento che aveva tra le mani, il colpo non partĂŹ probabilmente a causa del malfunzionamento della pistola. Successivamente lâaggressore ha provato a riarmare la pistola, non riuscendoci. Grazie all'arrivo di alcuni abitanti, gli aggressori si sono dileguati facendo perdere le proprie tracce.Â
I Carabinieri della Stazione di Porto Recanati e quelli della Compagnia di Civitanova Marche hanno subito avviato le indagini. E dai primi elementi raccolti, per modalitĂ , tempistica e soggetti coinvolti, hanno messo in relazione lâazione con la rissa tra cittadini stranieri avvenuta nel cortile dellâHotel House la sera del 21 agosto, in cui due persone, tra cui la vittima del tentato omicidio, rimasero gravemente feriti.
Non solo. I carabinieri hanno effettuato diverse perquisizioni nella zona della pineta di Porto Recanati dove vi sono anche dei casolari o dei rifugi ed hanno raccolto numerose testimonianze, compresa quella di un condomino che si era visto entrare in casa uno degli aggressori in fuga, armato di pistola, dopo lâarrivo dei carabinieri.
Ieri sera, ilo blitz. Giunta la voce della presenza allâhotel house degli aggressori, che, forse, erano alla ricerca della vittima per portare a compimento lâazione criminosa, hanno individuando i due aggressori allâinterno di un appartamento sito al secondo piano. Durante la perquisizione non è stata trovata la pistola ma alcuni coltelli, dei computer e delle macchine fotografiche che si ritiene possano essere provento dellâattivitĂ di spaccio di stupefacenti, motivo della faida.
I due pakistani, devono rispondere di tentato omicidio, rissa, lesioni, porto dâarmi da fuoco e da taglio. Ora si trovano nel carcere di Ancona a disposzione dellâAutoritĂ Giudiziaria.