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Hub for Coffee, nasce nelle Marche un centro di ricerca per il caffè

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michael

MARCHE –  È nato nelle Marche e sta muovendo in queste settimane i primi passi, un Centro di ricerca per studiare l’intera filiera del caffè. Dalla coltivazione della materia prima, fino al consumo finale.

Costituito dall’Università degli Studi di Camerino e da Simonelli Group, l’International Hub for Coffee Research and Innovation è stato presentato in Regione dal presidente Luca Ceriscioli, quale 'fattivo esempio di sinergia tra sistema accademico ed imprenditoriale, in grado di dare lustro e visibilità alle Marche nel mondo'.

L’iniziativa – che per le sue specificità sia distingue nel panorama italiano e non solo – è destinata a dare lustro alle Marche come luogo di convergenza e di aggregazione di ricercatori internazionali.

L’ateneo camerte, polo accademico di eccellenza nel settore scientifico, vanta numerosi successi nel campo della ricerca, sia nelle sue specializzazioni più tradizionali (chimica, fisica, matematica), sia in quelle di più recente sviluppo (biotecnologie, scienze biologiche, biologia della nutrizione). L’azienda di Belforte del Chienti, che da 80 anni produce macchine professionali per caffè, è da anni leader mondiale nel settore proprio in virtù di una continua ricerca tecnologica finalizzata ad una produzione fortemente innovativa quasi interamente esportata in 120 paesi nel mondo.

Il magnifico rettore dell’Università di Camerino, Flavio Corradini e il presidente di Simonelli Group, Nando Ottavi, hanno ricordato che tra l’ateneo e l’azienda già esisteva una lunga collaborazione che negli anni si è concretizzata in diversi progetti già espletati ed in uno, in avanzata fase di realizzazione, riguardante la progettazione di una macchina “Eco-Smart”. Dando vita all’International Hub for Coffee Research and Innovation – hanno spiegato Corradini e Ottavi – ateneo e azienda hanno voluto porre in sinergia le rispettive potenzialità mettendole a servizio della crescita tecnico-culturale dell’intera filiera del caffè, che nel mondo occupa non meno di 250 milioni di persone, con una forte domanda d’innovazione e di supporto scientifico. Il Centro, che si avvale di un comitato scientifico, alla sua principale attività di ricerca, affianca anche attività di formazione per operatori dell’intera filiera e attività divulgative nei contesti internazionali di riferimento. Il Centro, aperto alla partecipazione di altri partner, sia del mondo scientifico che imprenditoriale, dal prossimo autunno avrà una struttura dedicata dove i ricercatori potranno operare in modo integrato con i laboratori di ateneo.

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