Ecco il Nuovo Dpcm in sintesi, ed il suo testo integrale.
Il nuovo Dpcm, sarà in vigore da domani al 24 novembre. Si chiude ciò che era stato salvato dall’ultimo Dpcm – palestre e piscine, sale gioco e casinò – e si va oltre con la serrata obbligatoria per cinema e teatri, lo stop a feste, anche di matrimoni e di comunioni, e alle gite scolastiche. I centri commerciali resteranno aperti la domenica malgrado le richieste dei governatori.
Disposizioni drastiche, duramente contestate dalle Regioni, ma difese a spada tratta dal ministro Speranza anche nella riunione notturna con i capi delegazione. Speranza, forte dell’allarme lanciato dal Comitato tecnico scientifico, ha infatti presidiato Palazzo Chigi per l’intera giornata. Ciò che è accaduto venerdì sera a Napoli spinge ancor più il presidente del Consiglio a mantenersi in equilibrio tra l’emergenza sanitaria e quella economica. Ai capigruppo promette per la settimana che si apre un decreto per finanziare i settori colpiti, ma nella maggioranza non tutti condividono la stretta sugli esercizi pubblici.
Restano “vivamente sconsigliati” gli spostamenti tra regioni, anche quelli tra i comuni, e le cene casalinghe.
📋 Riassunto DPCM:
– 🏋️♂️ Chiuse palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi;
– 🏃♀️ Resta consentita l’attività all’aperto o presso centri sportivi pubblici o privati nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale;
– 🎰 Sono sospese le attività delle sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
– 🎭 Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, cinema e in altri spazi anche all’aperto;
– 🍻 Le attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie sono consentite dalle ore 5 alle ore 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio;
– 🍕 Dopo le ore 18 è fatto divieto di consumare cibi e bevande nei luoghi pubblici
– 🏫 Nelle scuole superiori sarà necessario portare la didattica a distanza ad almeno il 75%. Le regioni possono decidere autonomamente se portarla al 100%.
Il testo integrale: DPCM 24 ottobre