Allarme bisfenolo A nei cibi, la notizia è stata lanciata da Efsa, ecco l’impatto della sostanza sulla salute.
Il bisfenolo è una sostanza che già da anni è stata vietata nei biberon e in altri recipienti alimentari, era contenuta infatti soprattutto in contenitori pensati per i bambini.
L’impatto nocivo sulla salute e i rischi tuttavia non riguarderebbero solo i più piccoli ma tutte le fasce di età. Secondo un nuovo studio dell’Efsa, l’esposizione a questa sostanza potrebbe avere degli effetti assolutamente nocivi per la salute il che sarebbe dovuto anche dalla diminuzione delle difese immunitarie. Quando si parla di Efsa, si ci riferisce all’autorità europea per la sicurezza alimentare, questa agenzia fornisce consulenze scientifiche indipendenti su determinati rischi correlati all’alimentazione.
Dopo aver analizzato la molecola utilizzata nella produzione di contenitori per cibi e bevande dalla fine degli anni 90, questa sostanza è ritenuta responsabile di alcuni effetti avversi riscontrati delle persone che ne sono venuti a contatto. L’uso infatti è stato vietato nella produzione di biberon e altri contenitori alimentari per bambini di età inferiore a tre anni.
Negli ultimi anni sono stati fatti molti studi riguardo il bisfenolo A, le conclusioni hanno consentito all’autorità di fare chiarezza rispetto a qualche anno fa quando era stata indicata una dose giornaliera tollerabile.
Le ricerche più recenti sono state più accurate ed è stato osservato un aumento di percentuale dei linfociti del tipo T helper nella milza. Questo è ciò che ha dichiarato Claude Lambrè, il presidente di Efsa. Si è infatti giunti alla conclusione che potrebbe portare allo sviluppo di infiammazione polmonare e malattie autoimmuni. La dose giornaliera tollerata si abbassa, se prima era stato infatti stabilito il limite di 4 microgrammi, ora scende a 0,2 nanogrammi.
Il bisfenolo a è un elemento chimico che viene utilizzato per produrre alcune plastiche e resine, la sostanza sarebbe presente nel policarbonato, materiale utilizzato per la produzione di erogatori di acqua, contenitori di stoccaggio, bottiglie riutilizzabili, pellicole, rivestimenti per lattine, contenitori per alimenti e bevande.
Questa sostanza chimica a contatto con cibo o liquidi, potrebbe migrare dai contenitori agli alimenti o alle bevande, è per questo motivo che gli scienziati ne studiano periodicamente la sicurezza.